Nel sito dell’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) un titolo mette nuovamente in allarme: “Epidemia di Ebola nella Repubblica Democratica del Congo-aggiornamento”. Solo pochi giorni fa vi avevamo parlato di un preoccupante focolaio di Ebola in Uganda ed ora appare chiaro che non è l’unico nel continente africano, su cui vigila la comunità sanitaria internazionale. Alla data di ieri 20 agosto infatti sono stati segnalati ben 15 casi di febbre emorragica nella provincia orientale del Congo: 2 casi sono stati già confermati, mentre gli altri sono fortemente probabili. 10, tra questi, i decessi. I focolai sono tre tre diversi distretti.
Si legge in un comunicato stampa dell’OMS:
“Il Ministero della Salute della R.D. del Congo ha convocato una Task Force nazionale che sta lavorando con diversi partner tra cui l’OMS, l’UNICEF, Medici Senza Frontiere (MSF) Suisse, MSF Belgique e i CDC, i Centri per il Controllo delle Malattie e la Prevenzione degli Stati Uniti”.
E’ dunque un allarme che coinvolge tutti, benché localizzato, perché l’ebola è un virus molto pericoloso: tre ceppi su 4 noti, sono mortali ed in aree geografiche come il Congo o l’Uganda è molto difficile una qualunque terapia o comunque bloccare la diffusione del contagio, benché, unico aspetto positivo, si tratti di aree rurali e con una densità di popolazione ben diversa dalle grandi capitali mondiali.
Le attività di controllo avviate sono finalizzate alla rilevazione epidemiologica e alla risposta terapeutica e preventiva intorno ai casi individuati: bisogna trovare e controllare la possibilità di contagio avvenuto in tutti coloro che hanno avvicinato i malati diagnosticati. Occorre inoltre avvisare la popolazione circa i rischi e le modalità di contagio di ebola.
Il virus Ebola, che provoca una grave febbre emorragica, si diffonde in seguito allo stretto contatto con le secrezioni, sangue, organi o altri fluidi corporei di persone infette. Per ora l’OMS non raccomanda restrizioni di viaggio in queste aree geografiche, la situazione è ancora sotto controllo. Nel frattempo una troupe televisiva della Rai, alle prese con la puntata zero di un nuovo reality show è stata bloccata ed allontanata dal villaggio in cui stazionavano per le riprese. Tra loro il giornalista Michele Cucuzza e l’attrice Barbara De Rossi. Si ipotizza il rimpatrio per tutti appena terminati i controlli sanitari. Sembra l’antefatto di un film americano di quelli catastrofici, ma purtroppo è la realtà.
Fonte: Oms
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