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G. M. Alzheimer: il punto su diagnosi e terapie nuove

Il 21 settembre si celebra la Giornata Mondiale dell’Alzheimer, occasione adatta per fare il punto della situazione sulla malattia, sulla sua diagnosi ed eventuali nuove terapie presentate dagli esperti.

 

L’Alzheimer è una malattia neuro degenerativa progressiva attualmente priva di cura. Gli scienziati di tutto il mondo sono alla continua ricerca di terapie nuove da applicare a questa particolare tipologia di demenza causata dalla presenza di placche beta amiloidi nel cervello.

Punto della situazione sulla diagnosi di Alzheimer

Statisticamente ogni 68 secondi una persona nel mondo riceve una diagnosi di Alzheimer. Sono diversi i nuovi test messi a punto a livello sperimentale per predire il rischio di questa demenza: tra gli ultimi l’analisi del liquido spinale per verificare la presenza di particelle amiloidee precipitate e quella della retina per cercare molecole di proteina amiloide al suo interno. Anche mezzi più “comuni” come la pet e la risonanza magnetica danno la possibilità di eseguire una diagnosi precoce: un fattore che dà modo alla prognosi generale di essere meno grave almeno nei primi tempi della malattia concedendo al paziente di affrontare immediatamente con i farmaci a disposizione eventuali problemi di memoria.

Terapie nuove disponibili per la cura dell’Alzheimer

Non esiste una cura per questa malattia: questo non significa che non via siano delle terapie sperimentali al vaglio degli esperti per tentare di bloccare la malattia o per lo meno rallentarla. La maggior parte di loro punta in particolare al mantenimento della memoria. Gli scienziati studiano attivamente le aeree del cervello che più soffrono la comparsa delle placche beta amiloidi e la morte precoce delle cellule cerebrali per riuscire a trovare una sostanza che agisca sul cervello e che possa aiutare a contrastare questi decessi. I farmaci attualmente impiegati puntano ad alleggerire i sintomi. Ecco quali sono:

  • Medicinali nuovi: Piracetam e Aniracetam
  • Inibitori dell’acetilcolinesterasi che puntano al rafforzamento delle comunicazioni tra i neuroni: Donepezil, Galantamina, Rivastigmina, Tacrina.
  • Farmaci che agiscono sul sistema glutammatergico (rallentano il declino cognitivo): Memantina.
  • Vitamina E

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