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Sla e sclerosi multipla, le differenze

Sla e sclerosi multipla sono due malattie che non di rado vengono confuse da chi non ha una preparazione medica. Facciamo chiarezza il più possibile su cosa comportano e come si evolvono.

Le principali differenze tra Sla e sclerosi multipla

La sclerosi laterale amiotrofica (Sla) e la sclerosi multipla (SM) sono due malattie neurologiche gravi e progressive, spesso confuse tra loro a causa di alcune somiglianze nei sintomi. Tuttavia, si tratta di patologie molto diverse per origine, decorso e meccanismi alla base del loro sviluppo.

Capire le differenze tra Sla e sclerosi multipla è importante non solo per chi riceve una diagnosi, ma anche per chi ha un proprio caro colpito da queste patologie e vuole capire come aiutarli.

La Sla, nello specifico, è una malattia neurodegenerativa che colpisce i motoneuroni, cioè le cellule nervose che controllano i muscoli volontari. Quando questi neuroni degenerano e muoiono, i muscoli non ricevono più i segnali necessari per contrarsi e iniziano a indebolirsi, fino ad atrofizzarsi completamente.

La SLA coinvolge sia i motoneuroni superiori, situati nel cervello, sia quelli inferiori, presenti nel midollo spinale. Purtroppo la progressione della malattia è inesorabile e conduce in alcuni anni alla paralisi anche dei muscoli respiratori, portando alla morte. La Sla non intacca le funzioni cognitive. Questo significa che il malato rimane letteralmente bloccato all’interno di un corpo che non risponde più senza che perda mai la consapevolezza di ciò che accade.

Cosa è la sclerosi multipla invece? Parliamo di una malattia autoimmune in cui il sistema immunitario attacca erroneamente la mielina, la guaina che riveste e protegge le fibre nervose. Quando la mielina si danneggia, la trasmissione dei segnali nervosi rallenta o si blocca, provocando una vasta gamma di sintomi, che possono variare da persona a persona.

Insorgenza e possibili terapie

A differenza della Sla, la sclerosi multipla può presentare fasi di peggioramento seguite da periodi di remissione, in cui i sintomi si attenuano o scompaiono. Senza contare che la patologia può colpire diverse aree del sistema nervoso centrale, come il cervello, il nervo ottico e il midollo spinale. Causando disturbi visivi, formicolii, difficoltà motorie e problemi di equilibrio, ma anche affaticamento, disturbi cognitivi e alterazioni dell’umore.

A essere differente tra le due malattie è anche il momento di insorgenza. La Sla di solito è più frequente si presenti dopo i 50 anni mentre la sclerosi multipla tende a colpire maggiormente le donne e tra i 20 e i 40 anni di età. Per entrambe le patologie la scienza è al lavoro per comprenderne maggiormente le cause sebbene si sappia che la sclerosi laterale amiotrofica potrebbe dipendere da diversi fattori genetici. Per quanto riguarda la SM è noto il ruolo del sistema immunitario.

Grazie numerosi farmaci immunomodulanti a disposizione, la sclerosi multipla può essere gestita per molti anni, rallentandone la progressione e migliorando la qualità della vita.