Il disordine o disturbo da stress post-traumatico ha cambiato le sue connotazioni dopo l’11 settembre 2001. Fino ad allora rappresentava un rischio noto per i soldati o coloro che lavoravano in situazioni d’emergenza: medici, vigili del fuoco, operatori umanitari, ecc. In questo decennio numerosi studi scientifici hanno però rilevato come i sintomi tipici di questo disturbo siano riconducibili a molti americani, coinvolti più o meno direttamente negli attentati terroristici.
In particolare in un articolo appena pubblicato sulla rivista Disaster Medicine and Public Health Preparedness, il professor Daniel Herman, associato di epidemiologia clinica presso la Columbia University Medical Center evidenzia come il PTSD (disordine da stress post- traumatico) abbia colpito anche gli altri cittadini di New York sottoposti agli attacchi terroristici, non solo i soccorritori. In particolare è stato rilevato un tasso del 35% di PTSD in impiegati e altri civili che lavoravano nel World Trade Center e in uffici vicini quando i terroristi hanno distrutto le costruzioni. Un tasso del 20% più alto rispetto agli studi scientifici precedenti, ma che riguarda comunque solo chi si trovava nelle vicinanze, ha vissuto dal vivo il dramma, anche perdendo amici o persone care. Nello studio 379 persone che avevano queste caratteristiche (la vicinanza al luogo del disastro) hanno raccontato di aver subito drammaticamente il fatto con una sensazione di pericolo imminente, hanno visto cose terribili o perso qualcuno caro. Questo 35% del totale degli intervistati tutt’ora dimostra sintomi riconducibili al PTSD come depressione, ansia grave, flashback e incubi.
L’unico aspetto positivo è che dall’analisi è emersa una diminuzione della sintomatologia generale nelle persone che si trovavano lontano dalle torri gemelle. Oggi, col tempo che è passato, la percentuale dei pazienti è scesa all’1%. Un valore fortunatamente sottostimato rispetto a quello che si credeva originariamente e rispetto ai fondi investiti per salvaguardare la salute mentale degli americani dopo gli attacchi terroristici. L’allerta per rischio attentati in questi giorni di commemorazioni è molto alta però e chi soffre di stress post traumatico ne risente profondamente, anche solo nella visione delle immagini che tornano incessanti a dominare gli schermi televisivi e le pagine dei giornali oltre che del web. In tutto il mondo oggi si terranno cerimonie commemorative. A Roma stasera il Colosseo sarà illuminato.