Home » MEDICINA DELLA MENTE » Psicologia » Disturbo identità di genere, come affrontarlo?

Disturbo identità di genere, come affrontarlo?

Richiesta di Consulto Medico
“Gentili Signori, Dall’ agosto dello scorso anno (2013) mi trovo in una situazione di fortissima depressione e stato mentale confusionale. Dopo aver letto un articolo giornalistico sulla riassegnazione di genere in eta’ adulta si e’ instillato nella mia mente l’ idea di essere una persona transessuale. Sono un maschio omosessuale di 36 anni che ha affrontato un difficilissimo percorso di autoaccettazione, dopo 12 anni ho recentemente lasciato il mio lavoro in un paese estero per decidere di affrontare e risolvere il mio attuale stato psicologico: ho difficolta’ enormi nel relazionarmi……….

 

………con persone del mio stesso sesso biologico, un costante senso di ansia e tendenze suicide, cerco costantemente di mettermi alla prova per dimostrare alla mia psiche di non essere una persona transessuale e sono giunto alla conclusione che mi e’ imppssibile identificarmi continuamente con il mio sesso biologico, non sono in grado di capire quale percorso dover affrontare per uscire da questo continuo stato di disagio che mi perseguita durante tutto il giorno e mi tiene sveglio durante la notte. Ho avuto una serie di colloqui con uno psicologo, che non e’ riuscito a placare questa continua ansia dentro di me. Ringrazio in anticipo per qualsiasi aiuto possiate offrirmi. Cordiali saluti”.

 

Specializzazione Psicologia e Psicoterapia
Tipo di Problema Disturbo identita’ genere

Risponde la dott. Maria Barbarisi Psicologa Forense, Criminologa, Psicoterapeuta. La dottoressa Barbarisi effettua sedute di psicoterapia anche via Skipe. Per porre un quesito usa questo form. Scrivici. Per contatti diretti: [email protected] tel. 3395995666.

“Buongiorno, mi scuso per il ritardo nel risponderle. Mi dispiace leggere quello che ha scritto perche’ avverto il suo disagio. La soluzione giusta e’ stata quella di rivolgersi ad uno psicologo ma se non ha trovato delle risposte e’ dovuto forse al fatto che non era uno psicoterapeuta o perche’ non aveva mai trattato una situazione simile. Comunque quelle sedute che ha fatto dovrebbero averla fatta riflettere su alcuni punti di se stesso. Cominci ad accettare cio’ che si sente di essere in questo momento. E’ un inizio. Poi cerchi un sessuologo/ psicoterapeuta. Sono sicura che potra’ darle le risposte che cerca.”

 

>> Leggi tutte le risposte della Dottoressa Maria Barbarisi

 

Se avete altri dubbi o domande da porre ai nostri esperti visitate la pagina dedicata all’invio dei quesiti Chiedi all’esperto, consulti online su Medicinalive, ricordando quanto segue:

 

non si effettuano diagnosi online e neppure si prescrivono terapie. Medicinalive ed i medici coinvolti in questa rubrica propongono contenuti a scopo esclusivamente informativo, che mai, in nessun caso possono sostituire una visita specialistica diretta o il rapporto con il proprio medico curante, le uniche basi attraverso cui dopo una diagnosi certificata ed una visita clinica è possibile prescrivere un qualunque trattamento.

 

Foto: Thinkstock