La salute mentale è un concetto sempre più centrale all’interno dei dibattiti istituzionali e sociali, soprattutto in seguito a quanto accaduto nei due anni più acuti della pandemia.
Questa si riferisce a uno stato di benessere psichico e mentale dell’individuo, che si traduce nella capacità di raggiungere un equilibrio interiore tale da permettergli di sfruttare a pieno tutte le sue risorse e potenzialità, in modo da raggiungere un elevato livello di gratificazione e soddisfazione.
Arrivare a questo stato di equilibrio, e ancor di più mantenerlo inalterato nel tempo, non è facile, poiché esistono una serie di fattori legati agli accadimenti esterni e alla capacità di reagire soggettiva di ogni individuo che tendono a minare costantemente l’equilibrio personale. Traumi esistenziali, eventi sociali, emergenze, ma anche stress, forti reazioni emotive, lutti e abbandono, sono solo alcuni esempi di eventi che possono scuotere l’equilibrio della persona e minare il suo stato di salute mentale.
In una condizione di disfunzionalità delle capacità reattive e di ripresa di fronte a eventi negativi o che comportano forti cambiamenti nella vita della persona, di fatto, possono insorgere alcuni disturbi di natura mentale e psicologica, come depressione, bipolarismo, schizofrenia, dipendenze e disturbi dell’alimentazione. Per far fronte a queste situazioni particolarmente delicate, spesso, è necessario il supporto di un professionista qualificato, in grado di aiutare l’individuo a raggiungere nuovamente il suo stato di equilibrio interiore.
Lo psicologo, in particolare, è la figura chiamata in causa in tutte le circostanze in cui è necessario offrire supporto psicologico per il recupero del benessere mentale. Non ci si può improvvisare in questa professione. Per diventarlo serve ovviamente una preparazione specifica, studio e specializzazione. È innanzitutto necessario conseguire un titolo di laurea e studiare all’università telematica psicologia o presso qualunque ateneo tradizionale.
Questa facoltà, ormai, è diffusa un po’ in tutte le università. La sola laurea, tuttavia, non basta: è necessario specializzarsi in uno dei tanti rami della psicologia, prima di svolgere la professione.
Qual è l’apporto della psicologia nella ricerca della salute mentale
La salute mentale è un concetto diffuso in molti ambiti di vita, poiché le problematiche che l’individuo può sviluppare nel tempo possono essere connesse a molti settori che riguardano la sua quotidianità.
Chiunque potrebbe avere bisogno di supporto psicologico, dal singolo soggetto, fino alle aziende e alle istituzioni. Per tale ragione sono sorti nel tempo diversi rami di specializzazione della psicologia; esistono la psicologia clinica, la psicologia del lavoro e delle organizzazioni, la psicologia sportiva e la cyberpsicologia, solo per fare alcuni esempi. Lo scopo è sempre quello di accompagnare il soggetto nel raggiungimento di un approccio sano ed equilibrato verso la gestione della sua quotidianità e l’instaurazione di relazioni sane, che possono esplicitarsi in ambito lavorativo, scolastico, privato e online.
Con l’evoluzione dei sistemi sociali e anche con l’avvento della tecnologia, anche gli studi in materia di psicologia si stanno adeguando alle nuove esigenze individuali, così da ridurre al minimo il rischio d’insorgenza dei più diffusi disturbi mentali, legati ad un approccio scorretto o squilibrato verso specifiche attività quotidiane.
Sempre più spesso, ormai, lo psicologo è una figura prevista nelle scuole, negli istituti, nelle aziende e nei luoghi di lavoro, per assicurare il benessere delle persone nei vari ambienti e nei diversi momenti della vita. Questo è segno di una crescente attenzione verso la salute mentale che sta conquistando sempre più spazio nella società odierna, grazie alle costanti ricerche della psicologia.