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La rabbia: un’emozione molto pericolosa

La rabbia è una emozione specifica che nasce da un senso di frustrazione, impotenza e oppressione che si manifesta attraverso aggressività rivolta verso gli altri, se stessi o verso oggetti. In quanto insita nella reazione primordiale di lotta e di fuga, la rabbia è radicata nei fondamentali meccanismi della sopravvivenza; essa, come il dolore, turba il nostro stato di equilibrio per avvisarci di qualche minaccia e per permetterci di attaccare la fonte di tale minaccia.

 Essa si manifesta solitamente quando si ritiene siano stati calpestati i propri diritti o violati i propri valori. La rabbia quindi è una reazione che consegue ad un determinato stimolo e si manifesta attraverso l’impellente necessità di attaccare I’oggetto frustrante. Quando siamo arrabbiati
avvertiamo un disagio e una tensione crescente che sentiamo di dover “scaricare” al più presto per ritrovare uno stato di benessere, una sorta di acme raggiunto che deve necessariamente regredire al fine di poter trovare equilibrio.

Essa turba il nostro stato di equilibrio per avvisarci di qualche minaccia e per permetterci di attaccare la fonte di tale minaccia. Quando siamo arrabbiati “ci si annebbia la vista, non capiamo più niente, perdiamo il controllo” e questo è il motivo per cui la rabbia è un’emozione essenzialmente distruttiva. La rabbia è’un’emozione che può essere gestita.

Cosa fare per la rabbia? Innanzitutto cerchiamo di capire che cosa ci ha fatti arrabbiare e perché, dopodiché proviamo a chiederci se la nostra rabbia è giustificata e se è adeguata alla situazione infine proviamo a stabilire la modalità con cui manifestare la nostra rabbia attraverso delle “domande mentali” che sarebbe opportuno farci tipo “cosa otterrò facendo in questo modo; cosa potrò perdere?” . Alcuni sistemi finalizzati alla gestione della rabbia sono concentrate sul chiarimento del problema, sul calmare I’ altro, sul porre l’attenzione della persona su un altro argomento. Qualora ci si rendesse conto che non c’è niente da fare e che quindi è impossibile frenare l’altro è essenziale allontanarlo dal campo. A livello psicologico spesso vengono effettuate terapie di gruppo che utilizzano spazi appositi e dedicati per effettuare sedute di sfogo.