Massimo Brunetti segretario nazionale dell’associazione nazionale parafarmacie italiane, commenta l’emendamento votato nella serata di ieri in commissione Bilancio e Finanze della Camera riguardo la liberalizzazione della vendita dei farmaci al di fuori delle farmacie. Tale emendamento aveva fatto particolarmente discutere i giorni scorsi. La campagna mediatica organizzata da federfarma aveva portato anche all’acquisto di una pagina sui giornali ad edizione locale a Roma.
Secondo quanto dichiarato da Brunetti, da parte “Dal Governo un vero e proprio passo indietro sulla liberalizzazione dei farmaci di fascia C (con ricetta medica)”. L’emendamento 32 prevede, infatti, la vendita nelle parafarmacie solamente dei farmaci che non richiedono la ricetta medica, mentre, gli altri, dovranno essere necessariamente acquistati presso le farmacie.
Nell’emendamento, si legge: “individua entro 120 giorni dalla data di conversione del presente decreto un elenco, periodicamente aggiornabile, dei farmaci che vengono comunque esclusi dalla vendita in ambito commerciale diverso dalle farmacie”.
Brunetti, conclude così la sua dichiarazione: “con l’emendamento passato ieri sera in Commissione, altro non e’ stato fatto che trasferire tra i farmaci senza obbligo di ricetta, quelli che gia’ oggi possiamo dispensare, pochissimi medicinali e di scarso peso economico. Altro che liberalizzazione. La vera liberalizzazione era e rimane quella di dare ai farmacisti che operano nei nostri esercizi la stessa dignita’ professionale di quelli che operano in farmacia, nel rispetto e con le garanzie previste dalle leggi”.