Secondo la nuova manovra economica del Governo Monti, i farmaci facenti parte della fascia C, saranno disponibili anche negli esercizi commerciali e nelle parafarmacie. Subito si è innalzata una protesta da parte di Federfarma, la quale contraria a quanto stabilito dal governo Monti con questa manovra Salva-Italia, si prepara a contrastare a gran voce questa decisione del governo monti, il quale, invece la spiega in maniera diversa.
“La vendita di questi farmaci avverrà sempre dietro la presenza di un farmacista e sarà circoscritta a un apposito reparto delimitato, rispetto all’area commerciale, da strutturare in grado di garantire l’inaccessibilità dei farmaci da parte del pubblico e del personale non addetto, negli orari sia di apertura che di chiusura al pubblico”.
Federfarma la vede diversamente:
“La vendita fuori farmacia di farmaci sottoposti all’obbligo di prescrizione medica, se confermata, porterà al collasso il servizio farmaceutico reso alla popolazione, in tutte le aree del paese. Molti titolari di farmacie rurali riterrebbero più conveniente abbandonare le zone disagiate e trasferirsi in città per aprire una più redditizia parafarmacia, lasciando ampie zone del territorio prive del servizio. Non è smantellando la rete delle farmacie che si crea sviluppo e occupazione”.
La manovra Monti, però, prevede anche la possibilità per gli esercizi commerciali di scontare i farmaci liberalizzati, compresi, quindi, anche quelli con l’obbligo di ricetta, ossia i farmaci di fascia C.