Si torna a parlare di Groupon e dell’ordine dei Medici di Bologna, i quali, qualche settimana fa, si sono scagliati contro i loro iscritti rei di aver pubblicizzato tramite il noto portale di acquisto online, dei servizi medici a prezzi scontati rispetto al normale tariffario. Secondo l’ordine dei Medici di Bologna, non è possibile pubblicizzare un trattamento medico se prima tale metodo di pubblicità, non sia stato sottoposto all’ordine, solamente dopo la sua approvazione, tale metodo può iniziare ad essere utilizzato.
In risposta a tale affermazione, Groupon si è sentita chiamata in causa ed ha voluto risponde con una conferenza stampa che si è tenuta a Milano. Il responsabile di Groupon Italia ha dichiarato che tutti i servizi sanitari sponsorizzati su Groupon sono svolti da medici specializzati e regolarmente iscritti all’Ordine, pertanto, sotto questo punto di vista tutto viene gestito in maniera regolare e a norma di legge.
E’ inoltre possibile, per il cliente, decidere se essere rimborsato prima di sottoporsi a qualsiasi trattamento acquistato tramite Groupon. In risposta a quanto dichiarato dall’Ordine dei Medici di Bologna, la pubblicità che i medici vogliono effettuare tramite il sito è del tutto legale. Il precedente decreto Bersani e poi il successivo decreto del Governo Berlusconi, hanno sancito la totale libertà in materia di pubblicità anche nel campo medico.
Pertanto, tutti i medici che svolgono la propria attività in clinica o studio privato abilitati ed iscritti all’ordine dei medici della propria città, posso svolgere regolarmente la propria pubblicità direttamente su Groupon.
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