Gli anacardi fanno bene contro la depressione: la loro composizione nutrizionale è in grado di aiutare l’organismo a combattere contro questa patologia dannosa.
Anacardi contro problemi di ansia
Non si deve sottovalutare l’effetto che alcuni alimenti hanno nell’aiutarci a sentirci bene e gli anacardi a quanto pare sono uno di quelli. Questa tipologia di frutta secca non è propriamente conosciuta da tutti ma rientra in quei cibi che se consumati nelle giuste dosi possono fare la differenza. In questi ultimi due anni sono stati molti gli avvenimenti che hanno messo a dura prova la resistenza e la resilienza degli italiani.
Dobbiamo fare conto con delle percentuali decisamente più alte di ansia, depressione, autolesionismo e sfiducia nel futuro rispetto al passato. Sensazioni difficili da combattere da soli che stanno purtroppo conquistando terreno. Sono sempre infatti molti di più i giovani che si trovano ad avere a che fare con queste problematiche.
Gli anacardi possono darci una mano nell’affrontare questi problemi. E la ragione consta nel fatto che stiamo parlando praticamente di antidepressivi naturali. La frutta secca possiede in generale questo potere: noci, mandorle e pistacchi ne sono un esempio. E da quel che si evince su uno studio recentemente condotto, gli anacardi sono i migliori da questo punto di vista, soprattutto per le donne.
La tendenza alla depressione cala del 26% se consumiamo questo particolare alimento rispetto all’8% legato alle altre tipologie di frutta secca. Già in passato gli anacardi erano stati studiati, sebbene ci si fosse focalizzati sul loro effetto sulla salute cognitiva e cardiovascolare. Hanno però dimostrato di essere benefici anche per quel che concerne la depressione, attenuandone i sintomi. E suggerendoci di inserirli nella nostra dieta.
Cosa hanno scoperto gli scienziati
Per giungere a questi risultati gli studiosi hanno analizzato i dati del National Health and Nutrition Examination Survey, derivanti da un campione di 26mila adulti americani. Grazie a un questionario i volontari hanno raccontato quante volte hanno mostrato i classici sintomi del disturbo mentale sopracitato. Tra di essi anche il dormire troppo o troppo poco, la stanchezza, avere scarsa energia e problemi di concentrazione.
Coloro che consumavano anacardi erano più ottimisti, avevano maggiore capacità di concentrazione ed energia. Questo in buona parte deriva dal fatto che questa particolare frutta secca possiede un profilo unico di acidi grassi, magnesio, vitamina B6 e importanti quantità di acido alfa-linolenico a base vegetale. Nonché buone dosi di triptofano, l’amminoacido precursore della serotonina.
Ovviamente è importante rispettare le dosi: fare indigestione di anacardi non apporta benefici. Mangiatene fino a 30 grammi al giorno, non di più.