I pranzi in famiglia non sono soltanto piacevoli, ma anche salutari, tanto per bambini, quanto per gli adulti. La notizia arriva da uno studio revisionale condotto dalla Rutgers University, nel New Jersey e senza dubbio farà felice chi, agli happy hour con gli amici preferisce le grandi tavolate familiari. Questa abitudine, infatti, caduta un po’ in disuso, pare sia un vero toccasana.
I ricercatori americani, infatti, hanno passato in rassegna i risultati di 68 ricerche scientifiche pubblicate in precedenza, con lo scopo di “avvistare” una correlazione tra il consumo di pasti in famiglia e lo stato di salute in generale, con attenzione particolare ai bambini.
Gli studiosi hanno scoperto come il mangiare in famiglia frequentemente fosse legato ad un consumo maggiore di cibi sani, come la frutta e verdura, ricca di vitamine, fibre e sostanze nutritive importanti. A trarne vantaggio erano soprattutto i più piccini, che pranzando a casa con la propria famiglia si è osservato come consumino meno cibo spazzatura e bevande gassate/zuccherate.
Anche riguardo all’incidenza dell’obesità, è stata confermata una correlazione positiva con il consumo di pasti in famiglia. I bambini che mangiavano più spesso a casa, infatti, avevano un più basso indice di massa corporea (BMI – Body Mass Index), rispetto alla controparte.
Gli studiosi, Jennifer Martin-Biggers, Amanda Berhaupt-Glickstein, John Worobey e Carol Byrd-Bredbenner, hanno presentato i dati della ricerca proprio qualche giorno fa in occasione della Scientific Sessions dell’American Society for Nutrition (ASN) a San Diego, unitamente ad un estratto, che è diventato una guida illustrata al servizio delle famiglie, con lo scopo di fornire un’informazione adeguata sull’importanza dei pasti e di una dieta corretta.
Lo studio è senz’altro interessante, ma dal mio punto di vista, alla domanda: mangiare in famiglia fa bene? Risponderei dipende, anche perché spesso, proprio quando si sta a tavola con la famiglia si tende ad esagerare nelle porzioni, e questo non è di certo salutare.
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