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Obesità favorita dal poco sonno

Tra i tantissimi fattori che favoriscono l’insorgere dell’obesità, oggi se ne aggiunge uno nuovo: la carenza di sonno. Le persone che dormono molto poco mangiano statisticamente di più, ma non bruciano le calorie extra che acquisiscono. Ad affermarlo è un nuovo studio che aggiunge prove a sostegno della tesi di un legame tra la privazione del sonno e l’aumento di peso.

Sebbene i risultati non dimostrino specificatamente che l’insonnia provoca i chili in più, o esattamente come il rapporto tra sonno e peso corporeo possa funzionare, essi dimostrano che “il sonno dovrebbe essere una priorità”, come dice Michael Grandner che studia il sonno e i disturbi del sonno presso la University of Pennsylvania di Philadelphia.

Grandner, che non era coinvolto nel nuovo lavoro, ha affermato che studi precedenti hanno testato il legame tra il sonno, la dieta e il peso in più modi. Tra questi un recente studio condotto in Svezia, per esempio, ha notato che i giovani che sono stati privati ​​del sonno mangiavano circa la stessa quantità di cibo come al solito, ma bruciavano dal 5% al ​​20% di calorie in meno di quando erano ben riposati.

Per questo studio, Marie-Pierre St-Onge del Centro ricerca sull’Obesità di New York al San Luke’s-Roosevelt Hospital e colleghi hanno reclutato 30 uomini e donne fra i 30 e 40 anni, tutti di peso normale. I partecipanti hanno vissuto e dormito in un centro di ricerca durante due diversi periodi di cinque notti. Durante una di queste visite, avevano il permesso di dormire per nove ore a notte. Durante le altre notti, i partecipanti potevano dormire solo per quattro ore. Entrambe le volte, sono stati alimentati con una dieta rigorosa per i primi quattro giorni del loro soggiorno e poi è stato permesso di mangiare quello che volevano il quinto e ultimo giorno.

I test hanno mostrato che, indipendentemente da quale programma di sonno seguivano, i volontari bruciavano una quantità simile di kilojoule, circa 10.920 kJ al giorno. Ma quando sono stati privati ​​del sonno, si sono nutriti di 1260kJ, più della media di quanto bruciavano. I partecipanti ben riposati hanno mangiato una media di 10.500kJ quel giorno, rispetto ai 11.760 kJ quando avevano meno sonno.

Se ciò avviene nella vita quotidiana normale di una persona, la privazione ​​del sonno aumenta il rischio di obesità, spiegano gli autori nel loro rapporto, pubblicato sull’American Journal of Clinical Nutrition. I partecipanti hanno inoltre dichiarato di sentirsi più fiacchi e meno energici dopo pochi giorni di poco sonno. Ci sono alcune spiegazioni possibili dietro il legame tra sonno e cibo. Una è che il sonno

sembra giocare un ruolo in come il corpo gestisce gli ormoni che controllano la fame, quando hai fame (e) che tipo di alimenti hai voglia di mangiare

ha spiegato Grandner. Un’altra spiegazione è che quando siamo stanchi, siamo meno bravi a fare scelte alimentari sane.

E’ possibile che quando si è dormito poco si è più sensibili a cedere ai desideri

ha aggiunto. La conclusione a cui i ricercatori giungono è che può essere vero anche il contrario, cioè che mangiare troppo di certi tipi di alimenti può disturbare il sonno, e lo stress può completare un quadro per nulla salutare. Troppo poco sonno è stato anche legato ad una serie di altri problemi di salute, come le malattie cardiache ed il diabete, le quali hanno proprie associazioni con il peso, complicando ulteriormente il quadro. Il risultato?

Se stai cercando di controllare il peso, sarebbe utile dormire a sufficienza

ha concluso St-Onge.

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[Fonte: Health24]