Contro qualsiasi condizione ci stiamo battendo, che sia l’obesità, qualsiasi tipo di malattia o semplicemente per perdere peso, quello che ci sentiamo ripetere da medici ed esperti è che è consigliabile fare movimento. La realtà però è che ci va sempre meno di andare in palestra o fare una corsetta, e questa poca volontà ci porta a preferire il divano alle scarpe da ginnastica, facendo salire la lancetta della bilancia.
Ora una ricerca svizzera, effettuata al Politecnico di Zurigo, ha trovato una soluzione: per farci venir voglia di fare attività fisica, o in ogni caso per farci muovere di più, non c’è bisogno di “doparci”. Basta mangiare poco. Secondo i ricercatori infatti, il segreto del movimento sta in una proteina, la Foxa2 la quale, per dirla in parole povere, è la nostra “spinta al movimento”.
Secondo gli esperimenti di laboratorio, gli scienziati svizzeri hanno individuato nella Foxa2 una proteina che si “accende” se siamo a digiuno, ma incredibilmente si spegne quando abbiamo lo stomaco pieno. In un esperimento effettuato su topolini geneticamente modificati, è stato notato come i topi che avevano la Foxa2 costantemente attivata, si muovevano 5 volte in più rispetto ai topi normali, bruciando ovviamente più grassi e, a parità di nutrimento, restando più magri. Spiegano i ricercatori che il segreto è che:
La molecola è un fattore di controllo dell’attività di altri geni e funziona sia nel cervello sia nel fegato dove regola il modo in cui bruciamo i grassi.
Infatti, essendo presente nell’ipotalamo, la parte del cervello in cui viene controllato l’appetito, questa proteina resta attiva nella maggior parte del tempo, ma quando mangiamo, producendo insulina, questa sostanza la va a disattivare, almeno finché è presente. L’insulina, per essere precisi, regola l’attività di due molecole, MCH e orexina, rispettivamente controllori di appetito e voglia di muoversi. Secondo gli esperti, si tratta di un adattamento evolutivo in quanto i nostri antenati, non avendo i supermercati dove fare la spesa, venivano invogliati a muoversi, e dunque a cacciare, quando lo stimolo della fame si faceva sentire, e si attivava la Foxa2. Se al contrario, questa proteina non avesse avuto effetto, probabilmente l’uomo non sarebbe mai stato invogliato a procacciarsi il cibo, e quindi la specie sarebbe stata in pericolo.
Tornando ai giorni nostri, i consigli degli esperti per mantenere attiva questa voglia di fare movimento sono di mangiare tanto a colazione e pranzo, poco a cena, e soprattutto non fare spuntini fuori orario, i quali tendono a far “assopire” la Foxa2.
[Fonte: Ansa]