Il selenio è un oligoelemento indispensabile per mantenere il nostro organismo in buona salute e in modo particolare la tiroide. È, infatti, un antiossidante naturale, contribuisce a mantenere integre le membrane cellulari ed è coinvolto in molte funzioni vitali come lo sviluppo degli spermatozoi, la sintesi degli ormoni tiroidei e la produzione di anticorpi. Vediamo insieme in quali alimenti si trova e se esistono eventuali controindicazioni.
Selenio: proprietà
Il selenio costituisce una parte importante degli enzimi antiossidanti che proteggono le cellule dagli effetti dei radicali liberi, i quali, come è oramai ben noto, possono contribuire allo sviluppo di alcune malattie croniche (es. morbo di Alzheimer e Parkinson). La carenza di questo oligoelemento, quando è occasionale, non provoca di per sé condizioni patologiche; tuttavia, può rendere l’organismo più suscettibile a malattie causate da altri stress di tipo alimentare, biochimico o infettivo. Se, invece, il deficit è cronico, può causare il morbo di Keshan, una malattia del cuore.
Il fabbisogno giornaliero raccomandato di selenio varia in base all’età. Negli adulti, infatti, i livelli di assunzione sono di 55 mcg/die (al giorno), mentre per i bambini da 1 a 3 anni 10 mcg, da 4 a 6 anni 15 mcg e da 7 a 10 anni 25 mcg. Negli adolescenti (11-17 anni) l’apporto è di 35-45 mcg. Durante l’allattamento il fabbisogno è di 70 mcg.
Selenio: alimenti
Il selenio si trova sia negli alimenti di origine vegetale che animale. Quelli più ricchi sono le frattaglie e il pesce (sardine, sogliola, merluzzo), seguono la carne (fegato di bovino, filetto di bovino, petto di pollo, bistecca di maiale), i cereali (riso paraboiled), e i prodotti lattiero caseari (parmigiano e grana, gorgonzola). La frutta e le verdure, invece, presentano un contenuto variabile in base al terreno di coltivazione (il suolo può essere più o meno ricco di selenio), ma comunque basso. In commercio, inoltre, si trovano anche le patate arricchite di selenio.
Selenio: controindicazioni
Il selenio, in dosi superiori a 400 mcg al giorno può portare a selenosi (intossicazione da selenio), con sintomi quali: disturbi gastrointestinali, perdita di capelli, unghie bianche con macchie, alitosi, stanchezza, irritabilità e lievi danni al sistema nervoso. La tossicità da selenio è piuttosto rara e gli unici casi che si sono registrati riguardavano integratori con errori di formulazione.
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