Quante volte avrete sentito dire che il caffè aiuta a dimagrire? E invece, pare di no. Secondo un gruppo di ricercatori dell’Università del Queensland, infatti, è la caffeina ad avere un effetto dimagrante. Lo studio è stato condotto su topi alimentati a zucchero, grassi e latte, che, chiaramente sono diventati obesi. Gli animali sono stati trattati sia con il caffè, che con un integratore a base di caffeina, ma solo con quest’ultimo sono riusciti a perdere peso e a ritornare a quello di partenza.
Come ha spiegato la dottoressa Lindsay Brown, che ha coordinato la ricerca:
La nostra ipotesi era che ogni effetto osservato con il caffè fosse dovuto alla caffeina, ma altri componenti nel caffè, non sappiamo quali, sembrano contrastare le proprietà di riduzione di peso della caffeina. Alcuni di essi non sono stati ancora identificati, mentre si sa poco degli effetti degli altri che danno al caffè il suo colore, come cafestol, kahweol e melanoidina. La domanda ovvia per un farmacologo è: che effetto hanno?
La domanda è piuttosto lecita, anche perché nonostante sia una tra le bevande più consumate al mondo, si conosce ancora poco. Mentre è certo che la caffeina riduce i livelli di grasso, la dottoressa australiana sconsiglia l’uso di prodotti a base di caffeina come le pillole No Doz, per tenere sotto controllo il peso.
Lo studio, inoltre, ha dimostrato come sia la caffeina che il caffè, purché non ristretto, migliorano le funzioni del cuore e del fegato. Chiaramente, è bene non esagerare, l’eccesso di caffeina, infatti, può causare acidità di stomaco, tachicardia, tremori, sbalzi di pressione sanguigna. Inoltre, è sconsigliato per chi soffre di ulcera, gastrite e reflusso gastroesofageo. Da limitare il consumo anche per gli ipertesi, i tachicardici e i cardiopatici. In genere è preferibile non superare la dose di 1 tazzina di caffè al massimo 3 volte al giorno.
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