La dieta genetica per dimagrire di cui si sente molto parlare di recente e che è anche molto pubblicizzata è stata messa a punto da un gruppo di studiosi della g&life presso il parco scientifico tecnologico AREA Science Park di Trieste e propone un regime alimentare personalizzato in base al patrimonio genetico di ciascuno. Secondo gli esperti (biologi, genetisti e nutrizionisti) infatti, ogni persona ha un corredo cromosomico unico e pertanto anche la dieta deve rispettare questa unicità. Vediamo meglio di cosa si tratta, il costo e soprattutto se funziona.
Dieta genetica per dimagrire: cos’è
La dieta genetica per dimagrire in questione pone le sue basi negli assunti della nutrigenetica, la scienza che studia il rapporto tra le differenze genetiche e la variabilità individuale ai cibi. In particolare si analizzano i geni che regolano il metabolismo dei grassi e degli zuccheri, che influenzano il peso e il consumo delle calorie. In questo modo un esperto nutrizionista può stabilire il modo e la percentuale corretta per assumere i vari alimenti.
Da qui è nata la dieta genetica dimagrante DNASlim messa a punto dagli specialisti di g&life che offre un pacchetto completo di test del dna, elaborazione di un regime alimentare nonché il successivo supporto. In pratica la dieta genetica si basa su un’analisi del DNA, che può essere effettuata senza la necessità di recarsi fisicamente in laboratorio. Una volta acquistato il pacchetto, infatti, viene inviato un kit per il prelievo della saliva e un questionario su peso, altezza, attività fisica, presenza di patologie, valori ematici di glicemia, trigliceridi, colesterolo, alimenti graditi/sgraditi, ecc., che deve essere rispedito tramite posta. Il tutto, inoltre, avviene nell’anonimato grazie ad un codice di identificazione. Sulla base dei dati raccolti e delle analisi i genetisti e i nutrizionisti elaborano un programma dimagrante personalizzato sulla base del profilo genetico individuato e delle effettive necessità nutrizionali.
Per 3 mesi si si ha a disposizione un servizio di coaching via mail, ovvero si viene seguiti da un nutrizionista il quale ha il compito di supportare il paziente nel suo percorso di dimagrimento, dare consigli pratici e dipanare eventuali dubbi. Si potrà contare anche su un totale di 3 chiamate dirette con l’esperto per capire quando iniziare la dieta.
Dieta genetica per dimagrire: costo
Esistono vari programmi alimentari, che differiscono per durata e prezzo, non troppo alto se si considera anche il singolo costo di una visita specialistica, quali:
- DNASlim: include il test sul metabolismo di grassi e zuccheri, la dieta personalizzata e 3 mesi di coaching al prezzo di 193 euro.
- DNASlim + lattosio: include oltre al programma alimentare base e ai 3 mesi di coaching anche il test di intolleranza al lattosio al prezzo di 242 euro.
- DNASlim + Sport: include oltre al programma alimentare base e ai 3 mesi di coaching anche gli esercizi e la consulenza sull’attività fisica da svolgere nel corso della dieta al prezzo di 242 euro.
- DNASlim Premium: include il programma base e ai 3 mesi di coaching più il test per l’intolleranza al lattosio e il pacchetto sport al prezzo di 291 euro.
Nei centri di LaClinique, invece, vengono proposti un pacchetto da 6 mesi che costa 799 euro e un pacchetto da 1 anno al prezzo di 1.399 euro. Anche altri centri e specialisti usano il test del DNA per elaborare una dieta dimagrante individuale, benché con protocolli diversi, ma sempre sulle stesse basi scientifiche. Ed anche in questi casi i costi saranno variabili.
Dieta genetica per dimagrire: opinioni se funziona
La dieta genetica promette una perdita di peso notevole, pari al 90% del proprio sovrappeso. Sul sito di DNASlim™ si trovano diverse testimonianze, chiaramente tutte positive, ma anche in rete le opinioni non sembrano scostarsi molto. La cosa positiva è che questo tipo di regime dietetico, a prescindere dal pacchetto si decida di acquistare, consente un dimagrimento “lento” (1 kg al mese) se paragonato ad altre diete ben più restrittive, ma che spesso si traducono in un fallimento con la ripresa dei chili persi, più gli “interessi”.
Molte persone raccontano di aver scoperto, grazie alla dieta genetica, l’intolleranza al lattosio di cui non erano a conoscenza e vari problemi legati al proprio metabolismo. Chi l’ha provata conferma che funziona e che la dieta prevede tutti i nutrienti fondamentali: proteine, grassi e carboidrati. Per ogni serie di alimenti consigliati per ciascun pasto si hanno numerose alternative (all’incirca una ventina) proposte sulla base del gusto personale emerso durante il questionario. In sostanza molti dicono che la propria alimentazione non ha subito grosse variazioni, ma a cambiare è stato il modo di combinare i cibi durante i pasti, con un esito positivo anche sul peso corporeo. Non mancano i commenti critici, ma dobbiamo dire che più che parlare di scarsa efficacia, si evince come di fatto si tratti di un mero “regime alimentare”, molto simile a tutti gli altri, anche privi del test del dna.
Diversi studi, inoltre, hanno dimostrato come la variabilità genetica possa influire anche sul modo in cui assorbiamo e metabolizziamo il cibo e rispondiamo all’attività fisica. Una delle ultime ricerche a supporto della dieta genetica è quella condotta dalla Stanford University di Palo Alto in California, secondo la quale un regime alimentare basato sul nostro patrimonio genetico è tra i migliori e con effetti più duraturi nel tempo. Non mancano gli scienziati critici in tal senso, ma è chiaro che le basi per un nuovo modo di vedere l’alimentazione ed il dimagrimento sono state tracciate.
Via| DNASlim; Photo credit| Thinkstock