L’anoressia potrebbe dipendere da un difetto nel cervello. A suggerirlo è un nuovo studio condotto dall’Università di Exeter, in Gran Bretagna, e pubblicato su “Medical Hypothesis”. Secondo i ricercatori, infatti, dietro a questo disturbo del comportamento alimentare, che colpisce soprattutto le giovanissime, ma non risparmia anche le donne più adulte, ci sarebbe un malfunzionamento di un’area cerebrale chiamata insula.
L’anoressia, insieme alla bulimia, è un disturbo alimentare di origine psicologica e può avere conseguenze anche molto gravi, e persino la morte. Chi soffre di questa malattia, infatti, perde completamente il piacere di mangiare e il cibo diventa quasi un nemico da combattere strenuamente. La malnutrizione causata dall’anoressia ha conseguenze devastanti sulla mente e sul fisico. Si va incontro, infatti, a malattie del cavo orale, danni ai reni e al fegato, ulcere intestinali, disidratazione, emorragie interne, depressione, sbalzi d’umore, e difficoltà a instaurare un rapporto con l’altro.
Lo studio inglese ha coinvolto 8 giovani donne affette da anoressia, ed è stato condotto con tecniche di scansione cerebrale per immagini (MRI). Dai risultati è emerso come le ragazze mostrassero un cattivo funzionamento del lobo dell’insula, anche chiamata corteccia insulare, e situata tra il lobo temporale e quello frontale. Quest’area sembra sia coinvolta proprio nella gestione dell’immagine di sé, e di conseguenza dell’ansia e dello stimolo di mangiare.
Lo studio, inoltre, ha messo in evidenza come l’anomalia cerebrale ci fosse anche dopo che le persone avevano recuperato il loro peso, suggerendo che poteva esistere anche prima che la malattia si sviluppasse.
Come ha spiegato il dottor Ian Frampton, curatore della ricerca:
Le persone che soffrono di anoressia sono predisposte a fallire perché il guasto è lì nel loro cervello. La cura non è semplice se c’è un difetto attivo. La scoperta delle differenze nell’insula comincia a spiegare perché le anoressiche si comportano in quel modo. Non tutti gli adolescenti sono suscettibili a una dieta eccessiva. Lo è solo chi ha questo difetto biologico.
Photo credits|ThinkStock