Nessun uomo grasso è veramente sano a lungo termine, spiega un nuovo studio svedese.
Non esiste l’obesità metabolicamente sana
ha spiegato il dottor Johan Arnlov, professore associato di epidemiologia cardiovascolare all’Università di Uppsala, e autore di una relazione pubblicata sulla rivista Circulation. Tale valutazione è basata su uno studio che ha seguito quasi 1.800 uomini svedesi, a partire dai 50 anni, per un tempo insolitamente lungo, 30 anni, registrando coloro che nel frattempo sono morti o hanno avuto un problema cardiovascolare, come un attacco di cuore o ictus.
Arnlov e i suoi colleghi hanno misurato non solo l’obesità, ma anche la prevalenza della sindrome metabolica, un insieme di fattori di rischio cardiovascolare (zucchero alto nel sangue, pressione alta, trigliceridi alti, bassi livelli di HDL ( colesterolo “buono”), e un girovita largo (40 centimetri per gli uomini, 35 per le donne). La sindrome metabolica è la presenza di tre o più di questi fattori di rischio.
Precedenti studi hanno trovato un aumento del rischio cardiovascolare negli uomini obesi, che non hanno avuto la sindrome metabolica, che ha dato origine al concetto che esoste un’obesità “sana”. Ma il nuovo rapporto indica che tali studi non hanno seguito i partecipanti abbastanza a lungo. Alcuni problemi diventano più evidenti solo dopo 15 anni o giù di lì.
Utilizzando l’indice di massa corporea, che corrisponde all’altezza e al peso ed elenca un punteggio di 30 come obesità e da 25 a 30 come sovrappeso, lo studio ha rilevato che oltre il termine dei 30 anni, il rischio di malattie cardiovascolari è stato del 63% più alto negli uomini di peso normale che avevano la sindrome metabolica, rispetto agli uomini di peso normale che non ce l’hanno.
E’ stato del 52% più alto negli uomini sovrappeso, senza sindrome metabolica, il 74% più alto negli uomini in sovrappeso con sindrome metabolica, il 95% più alto negli uomini obesi senza sindrome metabolica e il 155% più alto negli uomini obesi con sindrome metabolica.
I risultati non sono tutto ciò che mi sorprende, ma ho avuto un fenomenale periodo di controllo, 30 anni, e il risultato è che gli uomini in sovrappeso e obesi sono a più alto rischio cardiovascolare, anche se non hanno la sindrome metabolica
ha spiegato Barry Franklin, direttore di riabilitazione cardiovascolare e laboratori di esercizio al William Beaumont Hospital di Royal Oak, Michigan, e presidente della American Heart Association Counsil sull’alimentazione, attività fisica e metabolismo.
Abbiamo la prova inequivocabile che l’essere fisicamente idoneo, se si è in sovrappeso o obeso, ha un effetto benefico. Quindi, se siete in sovrappeso o obesi, è tanto più importante fare dell’esercizio fisico.
I risultati dello studio sono stati 681 eventi cardiovascolari e 386 decessi cardiovascolari. E così il messaggio di questo studio è che un uomo
non può dire “il mio peso è un problema sociale o psicologico, [ma] non un fattore di rischio cardiovascolare”
hanno concluso i ricercatori.
[Fonte: Health24]