Nell’ambito, naturalmente, di una dieta corretta ed equilibrata, si possono sapientemente introdurre alimenti e liquidi che favoriscono il processo di depurazione dell’organismo. Ricorda Daniele Santagà, docente di naturopatia presso l’Istituto Rudy Lanza ed esperto di energetica tradizionale cinese
«Anzitutto, i liquidi che gonfiano il corpo si smaltiscono con un adeguato introito di acqua. L’organismo, infatti, tendenzialmente gioca al risparmio. In sostanza, se lo si rifornisce di poca acqua mette in atto dei meccanismi per trattenere quella che ha già a sua disposizione».
Per ripristinare l’equilibrio idrico e salino dell’organismo, e per raggiungere i classici 2 litri di liquidi giornalieri, oltre all’acqua minerale (meglio se povera di sodio e con residuo fisso a 180 gradi inferiore a 50mg), si possono bere tè verde, spremute di frutta non zuccherate, succo di carote e crescione o altra verdura di stagione a piacere, ricche di vitamine antiossidanti. Ottima cura depurativa, quella basata sull’assunzione, al mattino a digiuno, di un bicchiere di acqua tiepida con due cucchiaini di aceto di mele. Dice Santagà:
«Oltre a vantare buone percentuali di calcio, magnesio, fosforo, zolfo, betacarotene, grazie al processo fermentativo ha un contenuto ancora più elevato rispetto al frutto di potassio, minerale la cui carenza favorisce, tra l’altro, la ritenzione idrica. Inoltre, contiene pectina, fibra solubile che agevolale funzioni intestinali».
Tra i vegetali, un efficace effetto depurativo è svolto, oltre dal classico carciofo (per il fegato) e dalla cipolla (diuretica), anche da erbe come il tarassaco, per esempio, da raccogliere all’inizio della primavera, o l’ortica, pronta per il consumo diretto a stagione inoltrata. Erbe spontanee, queste, che, tra l’altro, per la ricchezza in vitamine e sali minerali e per la particolarità dei principi attivi contenuti, sono nel contempo cibi interessanti dal punto di vista nutrizionale e rimedi fitoterapici utili per disintossicare.
In particolare, il tarassaco, che, ricco di interessantissime sostanze, tra le quali pectina, mulina, colina e carotenoidi, è ampiamente utilizzato in erboristeria per il suo effetto diuretico e disintossicante sul fegato. Può essere consumato cotto come la cicoria, o le foglie più tenere, crude in insalata. L’ortica è a sua volta ricchissima di potassio, manganese, silicio e, soprattutto, di ferro. Ha un ottimo contenuto di vitamine A (21,6 mg su 100gr) e C e di secretina, una sostanza che stimola il metabolismo e l’attività dell’apparato digerente. Possiede poi proprietà diuretiche e depurative, che favoriscono l’eliminazione di cloruri, acidi urici e colesterolo. Può essere lessata come gli spinaci, mentre le foglie più tenere, possono essere tagliate a julienne e rosolate crude in un fondo di olio o un po’ di burro, con l’aggiunta di un po’ di liquido (acqua o brodo vegetale) per portarle a completa cottura.
Altra erba spontanea interessante è la borragine. Facile da reperire in questa stagione lungo strade di campagna e fossati incolti, ha anch’essa proprietà diuretiche e depurative. In più, sortisce un buon effetto sedativo. In cucina si utilizzano le foglie e le sommità fiorite. Le foglie fresche sono ottime in frittate o lessate per contorni come gli spinaci; le foglie giovani si possono assaporare in insalate o essere utilizzate per il ripieno dei ravioli.
Anche le infiorescenze di sambuco, reperibili un po’ ovunque in primavera, hanno interessanti proprietà depurative, blandamente lassative, oltreché espettoranti e rinfrescanti, grazie al contenuto in vitamina C, resine, nitrato di potassio e altri principi attivi, come sambucina e sambunigrina. Con i fiori di sambuco si possono preparare ottime frittelline. Chi non vuole cimentarsi in cucina, invece, può reperire i fiori di sambuco in erboristeria e farmacia sotto forma di estratto secco, oppure di sciroppi di fiori e bacche. Raccomanda Santagà
“Naturalmente, queste erbe vanno raccolte in zone lontane da smog o altre fonti inquinanti”.
Ricchi di potassio, di vitamine antiossidanti, come la C e betacarotene, di riboflavina e acido folico, anche e soprattutto gli asparagi sortiscono un ottimo effetto disintossicante e “sgonfiante”, grazie alla spiccata azione diuretica. Inoltre, questi squisiti vegetali hanno buonissime quote di fibre, utili per la buona funzionalità dell’intestino, e danno modestissimi apporti calorici. Un ottimo disintossicante è infine il decotto di asparago, preparato facendo bollire per 10 minuti in un litro d’acqua due pugni di radice spezzettata.