Capillari ed integratori alimentari, è questo il tema che ci ha proposto oggi una lettrice nella nostra rubrica “Chiedi all’esperto: consulti online su Medicinalive”. Cerchiamo però prima di tutto di identificare il problema:
Quando parliamo di capillari ci riferiamo ad antiestetiche macchie o reticoli blu o rossi che si estendono essenzialmente sulle gambe. Di fatto sono piccolissimi vasi sanguigni che a causa di problemi alla circolazione si sfiancano (si dilatano) esattamente come le vene varicose, che però di base sono molto più grandi ed in rilievo. Soprattutto noi donne, viviamo i capillari come un problema meramente estetico, ma in realtà dovremmo prestarci più attenzione perché rappresentano un sistomo di un problema di circolazione sanguigna: il termine medico con cui si descrivono i capillari è telangectasia. Spesso si abbinano a comparsa di varici o a gonfiore e pesantezza delle gambe. Ma veniamo al quesito posto dalla nostra lettrice.
Descrizione dettagliata del problema:
“Salve volevo un’ informazione. Sto cercando un integratore efficace per i capillari...cosa mi può consigliare?”
Seleziona la specializzazione: Flebologia e Chirurgia Vascolare
Tipo di Problema: capillari
Risponde il dottor Giuseppe Serpieri specialista in chirurgia vascolare e flebologia, nonché direttore scientifico e fondatore di www.flebologia.it, il primo sito italiano dedicato alle patologie funzionali ed estetiche degli arti inferiori:
“Buongiorno. I cosiddetti “integratori” per i capillari svolgono per lo più la funzione di “rinforzare” la sottile parete venulare riducendo la eventuale fuoriuscita di liquidi o molecole circolanti (si chiama aumento di permeabilità), con conseguente riduzione di sintomi quali dolore locale e modesto gonfiore, per lo più serale. Il loro uso dovrebbe essere sempre e comunque prescritto dallo Specialista, in genere associandolo all’uso di contenzione elastica adeguata. La comparsa di “capillari” agli arti inferiori, infatti, è quasi sempre segnale di una forma, anche solo lieve, di insufficienza venosa periferica, che richiede una diagnosi a cui potrà seguire una proposta terapeutica personalizzata”.
La domanda è molto semplice e diretta, ma la risposta del nostro esperto ci induce a comprendere quanto effettivamente troppo spesso siamo involontariamente superficiali con noi stessi. Prevenire i capillari e quindi l’insufficienza venosa è in buona parte possibile, soprattutto se si segue uno stile di vita adeguato: attività motoria regolare, lotta ai chili di troppo, alimentazione equilibrata e sana, niente fumo o alcolici, eccetera. Anche gli integratori alimentari possono essere d’aiuto, ma solo se effettivamente necessari ed in base alle esigenze del singolo paziente. In alcuni casi sono inutili, in altri troppo blandi e può esserci necessità di farmaci o terapie diverse.
In generale, possiamo dire che le sostanze naturali utili a trattare queste problematiche e di cui sono caratterizzati gli integratori alimentari, sono numerose e molto diverse tra loro (a volte in commercio anche sotto forma di gel o creme):
- Mirtillo: ricco di antocianosidi che favoriscono una riduzione della permeabilità capillare e un aumento della resistenza dei vasi sanguigni.
- Ippocastano: medesime peculiarità del mirtillo a cui si aggiunge un’efficacia antinfiammatoria, anti edema ed una funzione tonificante delle pareti dei vasi.
- Rusco: (la pianta è quella del comune pungitopo): è un vasocostrittore e tonificante delle pareti dei vasi sanguigni. Si usa spesso in caso di insufficienza venosa con gambe pesanti e ritenzione idrica (edema).
- Centella asiatica: ha un’azione cicatrizzante, migliora cioè le alterazioni della parete dei capillari e riattiva la microcircolazione. E’ usata come coadiuvante alla terapia delle varici ed anche come forma di prevenzione.
- Ginko Biloba: migliora la microcircolazione.
- Amamelide: vasocostrittore, rafforza le pareti dei capillari
- Vite rossa: grazie agli antocianosidi contenuti, tonifica i vasi e riduce il gonfiore.
- Cipresso: riduce la fragilità capillare.
In commercio esistono numerosi integratori contenenti tali sostanze, tra i più noti troviamo sicuramente i seguenti:
Rusco Ven –Aboca (rusco, centella, amamelide, vite rossa)
Antistax- Boehringer Ingelheim (vite rossa)
VitalVen capsule –Specchiasol (centella e mirtillo nero)
In alternativa vi sono capsule dei singoli elementi. Anche in questo caso però un consulto medico è preferibile: alcune sostanze seppur naturali, possono avere spiacevoli effetti collaterali: la centella ad esempio è sconsigliata in gravidanza ed altro prodotti invece sono controindicati in caso di assunzione di farmaci anticoagulanti.
Per contatti diretti con il dottor Giuseppe Serpieri visitate il sito www.flebologia.it o inviate una mail a [email protected]
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Si ricorda infine che i consulti online non possono sostituirsi a visite mediche specialistiche e non possono indicare diagnosi o terapie.
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