Integratore di zinco pericoloso per la salute? Molte persone, quando arrivano i primi segni di un raffreddore, tendono ad assumere maggiori dosi di questo minerale. Quello che non è chiaro alla popolazione è che non sempre si tratta della giusta soluzione per prevenire il malanno.
Lo sostengono i ricercatori della Vanderbilt University. Nel corso di un loro recente studio hanno infatti scoperto che eccessive quantità di zinco possono rendere l’intestino più vulnerabile all’attacco del Clostridium difficile, un batterio capace di causare infiammazione del colon e diarrea. Si tratta di un tipo di infezione molto diffusa in ambito ospedaliero che sta mostrando statisticamente di essere in risalita anche in coloro che non hanno subito ricoveri. Questo microrganismo attacca con facilità le persone che sono state sottoposte a cure antibiotiche. Questo accade perché l’attività degli stessi, oltre ad uccidere i batteri causa dell’infezione, decima anche quelli buoni presenti nella flora intestinale, causando conseguenze anche nel sistema immunitario.
Il principale firmatario della ricerca, il dott. Eric Skaar e la sua squadra hanno potuto notare nel corso del loro studio come le cavie sottoposte all’integrazione dello zinco, una volta venuti in contatto con il Clostridium presentassero sintomi più forti rispetto a quelle che erano sottoposte ad una dieta normale. Un comportamento che mimica quello degli umani quando alle quantità di questa sostanza presenti nei cibi aggiungono quella degli integratori di zinco. Ovviamente un trial clinico in tal senso è necessario per togliere ogni dubbio relativo al rapporto causa-effetto. Sottolinea il ricercatore:
Il nostro studio suggerisce come assimilare zinco in eccesso possa rivelarsi una pratica pericolosa soprattutto per coloro che ne assumono abbastanza o sono a rischio di infezione da Clostridium.
Senza contare che numerose ricerche puntano il dito sulla formulazione e gli effetti di questi integratori. E’ consigliato piuttosto favorirne l’assunzione attraverso cibi che contengono il minerale.
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