Dare uno sprint alla fertilità maschile attraverso le carote. Sappiamo che inizialmente questa affermazione potrà creare un minimo di ilarità nei buontemponi, ma è quello che suggerisce un recente studio condotto dai ricercatori dell’Università di Harvard. Che sia un buon mezzo per convincere gli uomini a mangiare questo ortaggio?
Quello della fertilità maschile è ovviamente un problema molto sentito. Non si parla di problemi di erezioni o che coinvolgano in maniera più diretta la sessualità, ma della qualità dello sperma e della vitalità degli spermatozoi: due elementi basilari se si è alla ricerca di un bambino con la propria compagna. Vi ricordiamo che in caso di problemi in questo campo è bene rivolgersi ad uno specialista che possa prescrivervi analisi specifiche come l’esame del liquido seminale e lo spermiogramma, in modo da avere una visione generale d’insieme sulla condizione degli spermatozoi.
Secondo gli scienziati dell’Università di Harvard, le carote sono l’ortaggio che mostra di avere un effetto più spiccato sulla motilità degli spermatozoi. per giungere a questa conclusione, i ricercatori hanno preso in considerazione duecento uomini di giovane età ai quali stato richiesto, a seconda di una divisione casuale in gruppo, di seguire una dieta basata sul differente consumo di frutta ed ortaggi per comprendere quali effetti le stesse avessero sulla produzione spermatica. E’ emerso che gli alimenti di colore arancione o giallo, proprio come le carote, sono quelli che migliorano la qualità del liquido seminale. Secondo gli esperti tutto ciò è da attribuire al forte contenuto, in questa particolare tipologia di verdure, dei carotenoidi. Il nostro organismo provvede infatti a trasformarli in antiossidanti come il beta-carotene e la vitamina A. Come sapete gli antiossidanti aiutano a neutralizzare i radicali liberi, che con il loro accumulo possono danneggiare le membrane delle cellule e il Dna e quindi anche gli spermatozoi. Altre verdure utili alla fertilità maschile? Le patate dolci ed il melone.
Photo Credit | Thinkstock