Oggi si celebra la Giornata mondiale dell’Orgasmo. Un’occasione per parlare di un aspetto della nostra vita che spesso diamo per scontato e che in realtà non lo è affatto se pensiamo alle persone che hanno problemi a raggiungerlo o che soffrono di anorgasmia.
L’orgasmo non deve essere dato per scontato: dietro la sua mancanza infatti possono esservi delle patologie, spesso psicologiche, che bloccano la persona (soprattutto le donne, N.d.R.) dallo sperimentare tale stato di piacere. Ed è su questo particolare aspetto che vogliamo soffermarci oggi, ovvero su quanto effettivamente sia grande il ruolo della mente in questo caso. Teoricamente la stimolazione degli organi genitali dovrebbe risultare sufficiente per il raggiungimento del climax, sia negli uomini che nelle donne. Eppure qualcosa talvolta si frappone. Spesso è la paura di essere giudicati, talvolta è la sensazione di sentirsi costretti in un rapporto che non si vuole ed in alcuni casi è semplicemente uno stato di ansia o depressione che colpisce la persona.
Un sito specializzato in incontri online ha sottoposto ad un questionario i suoi utenti. Ed i risultati a nostro parere indicano come la mente sia una parte molto importante del piacere provato. Non parliamo di orgasmo del cervello o tecniche simili di rilassamento ma di come effettivamente la psicologia vive gli amplessi e come li influenzi. Uno dei dati più importanti di questa indagine ha mostrato una maggiore facilità di raggiungimento dell’orgasmo con un eventuale amante piuttosto che il compagno per via della sensazione di libertà che la persona provava: assunto valido per entrambi i sessi.
Cosa ci indica questo? Che se non vi è una patologia pregressa a motivare la difficoltà di raggiungimento dell’orgasmo, il problema risente di una percezione sbagliata di come viene vissuta la stessa sessualità. Se pensate di avere questo problema, approfittate dell’odierna Giornata Mondiale dell’Orgasmo per informarvi ed eventualmente prendere un appuntamento con degli esperti.
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