Sono poche, ma importanti, le norme di igiene intima che. soprattutto in estate, aiutano a prevenire tanti piccoli o, un po’ più seri, problemi ginecologici. Premette il ginecologo Giancarlo Balzano
“Prima cosa, non abusare delle lavande interne e ricorrervi solo se prescritte dal medico. L’eccessiva od impropria pulizia, infatti, squilibra la flora batterica delle mucose, rendendole un bersaglio più facile per i germi patogeni, come la Candida o la Gardnerella. In condizioni di salute. quindi, l’unica pratica igienica da adottare quotidianamente è il lavaggio delle parti esterne, ricorrendo a detergenti delicati a pH leggermente acido. da diluire preventivamente in acqua”
Altra regola utile: per evitare il trasporto di germi intestinali alla vagina, è consigliato effettuare il movimento di lavaggio dalla zona genitale a quella anale. Attenzione anche alle infiammazioni degli organi esterni di natura allergica: meglio usare creme depilatorie specifiche, naturalmente in zone non a rischio, e limitare l’uso degli spray intimi, perché contengono alcune sostanze chimiche irritanti. Sconsigliati anche i talchi che occludono i pori e si impastano con le altre secrezioni.
Ancora: meglio non ricorrere a salva-slip, perché creano un ambiente caldo umido favorevole alla crescita batterica. Per lo stesso motivo, evitare gli indumenti troppo stretti e i tessuti sintetici non traspirantí. Ricorda ancora Balzano.
“Irrinunciabile è l’uso del profilattico in caso di incontri occasionali, se il partner è in cura per un’infezione oppure ha già contratto una malattia a trasmissione sessuale causata da un microrganismo”
Curare con attenzione la pulizia della biancheria. Indossare preferibilmente slip in fibra naturale (cotone o seta, per esempio) in colori chiari e usare possibilmente detersivi ecologici o sapone di Marsiglia. In persone particolarmente sensibili, infatti, i detersivi chimici (di cui nei tessuti permangono residui anche dopo il lavaggio) possono provocare irritazioni ed allergie. Se si soffre di specifiche infezioni o infiammazioni, per i lavaggi esterni degli organi genitali si possono utilizzare alcuni rimedi naturali. Dice Balzano
“In caso di candidosi si può ricorrere a sostanze alcaline, come il bicarbonato di sodio (un cucchiaio nell’acqua del bidè). Se si soffre di vaginiti da germi comuni, invece, per ottenere un’immediata sensazione di sollievo si possono eseguire lavaggi con acqua fredda alla quale si è aggiunto un cucchiaio di succo di Aloe e un paio di gocce di olio essenziale di Menta”
In presenza di particolari disturbi, e con l’approvazione di un medico esperto, si può ricorrere anche a lavande interne preparate con rimedi naturali. In presenza di una vaginosi batterica o di una vaginite da Garcincrella, per esempio, si possono effettuare lavande interne con sostanze acidificanti, come limone o aceto biologico (mezzo cucchiaio della sostanza prescelta in mezzo litro d’acqua oligominerale naturale. precedentemente bollíta e fatta raffreddare).
I tamponi sono certamente comodi e pratici, soprattutto in vacanza, ma vanno utilizzati con qualche accorgimento. Oltre a cambiarli frequentemente, in media ogni due ore, non bisogna usarli prima dell’effettiva comparsa delle mestruazioni perché, in mancanza del flusso, possono causare piccoli traumi e la possibile proliferazione di microrganismi normalmente presenti nella vagina. Altro errore da evitare è ricorrere agli assorbenti interni e, in più, anche a salvaslip, per assicurarsi una maggiore protezione in caso si tema di non riuscire a cambiarli con frequenza: in questo modo, infatti, si impedisce la traspirazione e aumenta il rischio d’infezioni.
Le vaginiti rappresentano un classico esempio di disturbi che possono manifestarsi soprattutto nella stagione calda anche a causa di una dieta squilibrata, come quella che prevede l’eccessivo consumo di latticini, grassi animali, zuccheri, dolci e alimenti crudi, che contribuiscono ad alterare le funzioni digestive ed epatiche. Spiega il professor Roberto Pulcri, docente del Corso di Perfezionamento di Agopuntura Clinica alla Facoltà di Medicina Università Tor Vergata di Roma
“Per correggere gli squilibri energetici ed alimentari, che facilitano la comparsa delle infezioni vaginali. la Medicina Tradizionale Cinese consiglia di preferire cibi dal sapore amaro, di natura fresca e fredda con caratteristiche di tipo Yin, come mais, riso, segale. avena e soia, fagioli, fagiolini, bietole, cavolfiori e sedano. Da limitare, invece, latte vaccino e derivati, alcool e tutti i dolci in genere”
In caso di infezione, alla dieta si associa l’agopuntura, per stimolare i meridiani del fegato e rinforzare quelli della milza.