Viagra femminile funziona? Ed in cosa consiste la pillola rosa? Prima di domandarci se il viagra per le donne funziona, occorre comprendere se esiste. In generale ormai abbiamo identificato il nome di questo farmaco con qualunque altro possa avere a che fare con un aiuto nella sfera sessuale. E così mentre per l’uomo si parla di pillola blu, in questo caso si cita la pillola rosa, il viagra delle donne, il viagra al femminile, eccetera, anche con rimedi e medicinali che nulla hanno a che fare con l’omonimo maschile. Cerchiamo di capire meglio e di fare il punto della situazione.
Il viagra
Più di 15 anni fa arrivava sul mercato ad opera della Pfizer il Viagra (principio attivo sildenafil), un farmaco contro la disfunzione erettile che ha avuto un grande successo di efficacia oltre che di vendite. Da quel momento non si è fatto altro che parlare anche di viagra per le donne o pillola rosa (in contrapposizione al colore blu delle compresse maschili). La ricerca scientifica, però non è ancora riuscita ad ottenere risultati soddisfacenti e certi per combattere, attraverso un unico farmaco i disturbi della sfera sessuale femminile.
La sessualità femminile
La sessualità femminile ha ancora molti segreti nascosti: numerose e diversissime tra loro le cause che provocano una mancanza del desiderio sessuale nelle donne e dunque la difficoltà di eccitazione e diverso è anche il contesto in cui, nonostante l’eccitazione si può assistere a difficoltà nel raggiungimento dell’orgasmo (anorgasmia). Mentre per l’uomo il sildenafil (viagra) interagisce su un problema “meccanico”- quello dell’erezione- grazie ad un maggior afflusso di sangue, per le donne le problematiche da risolvere sono altre. Esistono ritrovati che in seguito a diagnosi e disturbi ben definiti possono aiutare, ma rimangono utili solo per alcune donne (esempio gel da applicare sul clitoride per aumentarne la sensibilità), non è stato approntato ancora un farmaco che sia valido per tutte! Del resto basti pensare alle differenze che si possono avere tra un problema di anorgasmia e un calo del desiderio (che può essere anche passeggero).
Flibasterina
In passato alcune sostanze sono state studiate appositamente. La flibanserina ad esempio, nata come farmaco antidepressivo ha offerto molte speranze alla scienza e alle donne con problemi della sfera sessuale. Numerose le vicissitudini di questa molecola: nell’Ottobre 2010, la casa farmaceutica Boehringer Ingelheim ha sospeso la sua sperimentazione in seguito al rifiuto della FDA (Food and Drug Administration) statunitense di autorizzare il medicinale. Dopo lunghe diatribe sostenute anche da associazione di donne, la FDA ha approvato la commercializzazione per la flibasterina (nome farmaco Addyi) per le donne con diagnosi di “desiderio sessuale ipoattivo” (hypoactive sexual desire disorder, HSDD), circa il 10% del totale. Un’indicazione ristretta dunque. A parte ciò, una metanalisi di dati pubblicati all’inizio del 2016 sulla rivista scientifica Jama Internal Medicine, ha evidenziato come il miglioramento della vita sessuale delle pazienti trattate con flibasterina è stato pari solo ad uno 0,49%, ma con un corredo di effetti collaterali notevoli (nausea, vertigini, sonnolenza e senso di affaticamento). Da qui si evince anche il flop di vendite del farmaco che di certo non può essere considerato equivalente del viagra neanche in tal senso. A differenza delle pillole blu inoltre il Flibanserin non si prende prima del rapporto sessuale. La terapia dura diverse settimane e agisce su alcune zone del cervello associate alle emozioni e al piacere ( e dunque al desiderio sessuale), ma a quanto pare con effetti troppo limitati.
UK-414,495
Più simile al Viagra come azione, il farmaco sperimentale«UK-414,495» della stessa zienda farmaceutica Pfizer: secondo quanto pubblicato sul British Journal of Pharmacology nel 2010 il principio attivo stimolerebbe il nervo pelvico aumentando l’afflusso di sangue ai genitali femminili risvegliando il desiderio ed il piacere sessuale. A determinare questa efficacia un lavoro su cavie da laboratorio. Non si è finora andati oltre con nuove pubblicazioni al riguardo.
Tefina
Negli ultimi mesi del 2012 si è parlato ampliamente del Tefina, un medicinale ad alto contenuto di testosterone messo a punto dalla casa farmaceutica canadese Trimel, sotto forma di spray nasale da inalare un’ora prima dei rapporti sessuali. Sarebbe indicato per i casi di anorgasmia, ma comunque si tratta di prodotto ancora in sperimentazione, che ha già scatenato approvazioni e al contemp perplessità tra i sessuologi, circa l’effettiva efficacia oltre che sull’universalità funzionale. Ovvero sarebbe utile per tutte le donne? Pare di no.
Sidenafil Femigra/ Lovegra
Non sarà mancata occasione di sentir parlare del Femigra o del Lovegra, a base di Sidenafil. Sono i farmaci più facilmente assimilabili al Viagra maschile, in quanto contenenti lo stesso principio attivo, con la medesima forma delle compresse, e confezione da 4 . L’unica cosa che cambia è il colore: rosa ovviamente. Da qui probabilmente il nome di Viagra rosa! Di certo però non sono in commercio in Italia o in farmacie tradizionali, mentre è possibile trovarne su numerosi siti online. Su questi sono specificate indicazioni, dosaggi ed azione ad esempio per il Lovegra si può leggere:
“Aumenta il flusso sanguigno ai genitali ….[…..] Indicato per intensificare la soddisfazione sessuale delle donne durante l’orgasmo […..] Da assumere 45 munuti circa prima dei rapporti sessuali….” eccetera.
Attenzione però a quello che si acquista online, perché non si avrà la garanzia delle sostanze con cui le compresse sono fatte ne tantomeno dell’efficacia. Del resto se il Sildenafil avesse funzionato sulle donne come sugli uomini la stessa Pfizer lo avrebbe commercializzato prontamente, già quando produsse le prime confezioni di pillole blu!
Non si nega che alcune molecole o rimedi naturali possano avere un certo effetto su determinati disturbi della sfera sessuale femminile, ma finora non ci sono farmaci autorizzati, considerati efficaci per tutte le donne e soprattutto sicuri, privi di effetti collaterali e controindicazioni serie. Un motivo in più per non acquistare farmaci online che -seppur esistenti nel mercato farmaceutico tradizionale- richiedono, come il Viagra blu, una prescrizione medica. La cosa migliore da fare è rivolgersi ad un medico, specialista in sessuologia clinica che possa fare una diagnosi precisa del disturbo e proporre le eventuali soluzioni sicure ed efficaci, già comprovate.
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