Un bimbo è stato salvato grazie ad una foto pubblicata su facebook che ha indotto una lettrice a sospettare una trigoencefalia e ad avvisare la mamma del minore in questione. Le diagnosi online sono veramente impossibili, non vanno fatte e non vanno proposte, non è etico. Ma un segno clinico di una patologia, evidenziato da una semplice foto può indurre a sospettare e dunque ad approfondire direttamente con uno specialista. Ed è quello che è accaduto a Liverpool al piccolo George di soli 6 mesi e alla sua mamma Charlotte Dent.
Una donna, con figlio affetto dalla medesima malattia, caratterizzata da una particolare forma della testa, con fronte triangolare, osservando la foto del piccolo su facebook ha compreso la situazione ed avvisato mamma Charlotte, che spaventata, ma desiderosa di comprendere si è rivolta al centro specialistico Alder Hey Children. che gli ha effettivamente poi diagnosticato con certezza la trigoencefalia nel suo bambino. Entro i prossimi 6 mesi George sarà operato e se tutto ciò non fosse accaduto sarebbe andato incontro a gravissimi danni cerebrali. In realtà mamma Charlotte aveva da subito notato la strana anomalia nel suo bambino, già alla nascita, ma nonostante avesse insistito nessun pediatra aveva sospettato la rara malattia. E così il neonato era stato dimesso dal nosocomio con tante rassicuarazioni. Ma una mamma lo sa, lo sente quando qualcosa non va. E’ per questo che ha subito ascoltato il consiglio di una sconosciuta del web. Purtroppo però questo caso finito positivamente pone nuovamente l’accento sulle malattie rare come la trigoencefalia, di cui nessuno parla, di cui si sa troppo poco, e che neppure i medici riescono a diagnosticare per mancanza di conoscenza.
Gli effetti negativi di questa patologia possono essere ridotti significativamente attraverso la chirurgia cranio-maxillo-facciale, ma solo se viene fatta una diagnosi rapida, per tempo. La trigoencefalia colpisce un bambino ogni 15.000, per lo più di sesso maschile. Consiste nella fusione precoce della sutura metopica, ovvero nella chiusura delle ossa del cranio frontali nel neonato. Può svilupparsi prima della nascita o nei mesi immediatamente successivi: chiaramente questa conformazione provoca, sul cervello in sviluppo, una pericolosa compressione, tale da compromettere irreparabilmente la crescita psicofisica del bambino se non si interviene precocemente con una cranioplastica. E’ quello che sarebbe accaduto al piccolo George, se non fosse esistito facebook. Una maggiore informazione sulle malattie rare è quanto mai necessaria, anche e soprattutto tra gli operatori sanitari. In Italia c’è una pagina specifica del noto social network dedicato alla trigoencefalia.
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