Escozul e Vidatox. I tumori si possono curare attraverso il veleno dello Scorpione azzurro, una razza endemica dell’isola di Cuba? Recandosi sul posto è anche possibile ottenere il medicinale in forma gratuita! Leggenda metropolitana? Truffa? Follia? Abbiamo cercato di capirci qualcosa di più. I frequentatori assidui del web ne hanno già sentito parlare, perché le informazioni su questo presunto farmaco anti-cancro viaggiano in rete già da molto tempo. Ma la maggior parte degli italiani ne ha avuto notizia solo sullo scorcio dello scorso anno, in seguito ad un servizio televisivo realizzato dalle Iene: da lì il passa parola e tanti, tantissimi viaggi della speranza. Ma di cosa si tratta? E soprattutto, funziona, è pericoloso, come ottenerlo? Proveremo a rispondere a tutte queste domande nei prossimi giorni, ma intanto cominciamo a capire di cosa stiamo parlando.
Da più di due secoli, la medicina tradizionale cubana utilizza il veleno del Rhopalurus Junceus(appunto lo Scorpione Azzurro) come rimedio naturale per combattere il dolore e le infiammazioni, oltre che come immunostimolante. Di recente però, circa 20 anni fa, un biologo della regione cubana di Guantanamo, Misael Bordier ha ipotizzato (insistentemente) che tale sostanza potesse avere forti potenzialità anti-cancro. Da lì la ricerca scientifica locale si è sviluppata al riguardo, e nel 2004 le autorità sanitarie hanno autorizzato la distribuzione gratuita del Vitadox. Già qui le spiegazioni da dare sono numerose.
- Parliamo di distribuzione gratuita e non di immissione in commercio perché la politica cubana offre tutte le terapie mediche gratuitamente a chiunque in loco ne faccia richiesta: il farmaco non si vende!
- Per lo stesso motivo non si può commercializzare all’estero: in questo caso necessiterebbe di ulteriori autorizzazioni che non esistono (come accade con la Fda americana o la nostra Aifa).
- Escozul e Vidatox hanno la stessa funzione ed origine, ma il medicinale distribuito ed autorizzato è il Vidatox realizzato dalla casa farmaceutica statale Labiofam.
L’unico modo per ottenere il medicinale dunque è andare a Cuba con la cartella clinica del paziente oncologico tradotta in spagnolo: occorre recarsi presso i locali della ditta farmaceutica, aspettare il proprio turno per presentare la documentazione ed attendere 2 o 3 giorni la consegna del preparato. L’indirizzo attuale per la distribuzione è Calle 100 y Ojo de Agua, Municipio Arrojo Naranjo, dal Lunedì al Giovedì dalle 8,00 alle 12,00. Non necessita di prenotazione. Qui saranno date tutte le possibili indicazioni al riguardo.
La più importante è che il Vidatox va preso senza sospendere le terapie convenzionali: chemioterapia e radioterapia. Si tratta di un coadiuvante che non ha effetti collaterali e sembra far stare molto meglio i pazienti in trattamento. Aumenta cioè la qualità della vita, ma non è il rimedio miracoloso che guarisce: lo ribadiscono dalla stessa casa farmaceutica.
Per questi ed altri motivi che vi racconteremo nei prossimi giorni, vi ricordiamo di non fidarvi di chi vuole vendervi un prodotto similare: il Vidatox originale è gratis, non fatevi truffare.
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