Fa ancora discutere il caso di Eluana Englaro, costretta ad esistere artificialmente contro la volontà dei suoi cari e il suo stesso volere, espresso quando era ancora “in vita” ad amici e familiari.
Da tutt’Italia continuano a diffondersi testamenti biologici dei malati terminali e di chi, in casi estremi, vorrebbe conservare la libertà di scegliere. A questo proposito, si è espresso su La Stampa il professor Umberto Veronesi, anticipando il discorso previsto in occasione del conseguimento del premio Camillo Cavour, che riceverà prossimamente a Santena (Torino).
Secondo lo stimato oncologo, occorre difendere e battersi per il diritto all’autodeterminazione e ciascuno dovrebbe avere tutelata questa libertà, con l’aiuto di uno stato che garantisca l’autonomia di scelta in caso ad un cittadino venga a mancare il bene più prezioso, la salute.