Il CEA (antigene carcino-embrionario) è uno dei markers tumorali più affidabili che gli oncologi hanno a disposizione. Si fa con una semplice analisi del sangue. Da solo non basta alla diagnosi, ma un suo valore alto necessita sempre di altri approfondimenti diagnostici. Ne parliamo in un consulto online con l’oncologo dottor Carlo Pastore.
Richiesta di consulto medico
“6 anni fa mio padre è stato operato per un tumore alla prostata primario= non è stata necessaria terapia radioterapica o chemioterapica ulteriore alla chirurgia. 3 anni fa un primario al polmone, per il quale è sotto controllo. Anche in questo caso non è stata rilevata necessità per altra terapia oltre la resezione chirurgica. In questo contesto ovvero 3 anni fa ha smesso di fumare= tabagista cronico (ha toccato anche livelli come 4 pacchetti di sigarette al giorno) con indubbio enfisema polmonare cronico e credo di recente diagnosticato anche bpco +pleurite da giovanissimo. Ha il parkinson da 10 anni diagnosticato. Ora ha 74 anni. Mia madre ha chiesto al medico curante una serie di analisi perché lo vedeva nell’ultimo mese molto debilitato, come nel passato, quando in seguito all’assunzione di farmaci aveva avuto una “melena” da ulcera perforata, quindi con anemia grave.
Ne sono emersi colesterolo lievemente alto, omocisteina a 13,20, MPV a 7,30 per il resto tutto abbastanza normale. Negativo il sangue occulto nelle feci. Poi la sorpresa per la quale le scrivo: gli ha segnato anche il CEA che è risultato avere un valore altissimo 11,20. Ma non è un antigene per tumore al colon-retto.?..Mio padre può aver avuto tre diversi tumori primari?
Rimane il fatto che è altissimo questo valore, oltre il doppio per i non fumatori ed il doppio dei fumatori. Ho letto che valori alti ci possono essere anche in caso di altre patologie….proprio come la bpco …dipenderà da quello? Cosa significa tutto ciò? Quanto sono attendibili questi markers tumorali?”
Specializzazione: Oncologia
Tipo di Problema CEA alto
Risponde il dottor Carlo Pastore Oncologo e chemioterapista, consulente per l’area oncologica e per l‘ipertermia capacitiva per l’Hilu Medical Center (Marbella, Spagna) a partire dall’anno 2009 e presso il Centro di Medicina Integrativa in Malaga (Spagna) dal 2010.
“Partiamo dalla fine: il CEA è marcatore per diverse forme neoplastiche tra cui i tumori polmonari primitivi. Io personalmente, dati i precedenti, partirei senza indugio con una TC total body + cranio con mezzo di contrasto (non conosco gli altri esami di follow-up oncologico eseguiti ma date le due neoplasie negli anni e soprattutto quella polmonare, una TC annuale è da eseguire). Il sangue occulto è esame poco attendibile; per valutare stomaco ed intestino dopo i 50 anni, anche in assenza di problematiche, è consigliabile una EGDS ed una pancolonscopia. Cari saluti Dr. Carlo Pastore, oncologo – www.ipertermiaitalia.it”
Aggiungiamo: il CEA è associato a diagnosi di tumore all’intestino, al seno, al polmone, ovaio, utero e pancreas. Altri Markers tumorali attualmente in uso e rilevabili con un’analisi del sangue sono il CA125, il CA19-9 ed il CA 15-3. Ogni volta che uno di questi valori risulta alto, sono necessari approfondimenti diagnostici per valutare la presenza di un tumore (nuovo o recidiva). A questi si aggiunge il TPA (antigene polipeptidico tessutale) indicativo della velocità di riproduzione delle cellule tumorali.
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