I virus delle epatiti, Hbv e Hcv, sono le prime cause di cancro al fegato. Entrambi causano la cirrosi epatica che è il fattore di rischio più importante nello sviluppo del tumore.
Quasi il 70% dei pazienti con cancro al fegato ha uno dei due tipi di epatite.
Secondo un recente studio dell’MD Anderson Cancer Center di Houston (Usa) pubblicato sul Journal of Clinical Oncology, il virus della B aumenterebbe anche il rischio di tumore al pancreas. Il virus della C, invece, potrebbe essere associato ad alcuni linfomi. Hpv è responsabile del 70% di tutti i casi di cancro alla cervice. Se ne conoscono più di 120 tipi, di cui 40 associati a neoplasie del tratto anogenitale. Tra questi, Hpv-16 è responsabile del 60% dei tumori al collo dell’utero mentre ad Hpv-18 è attribuito il restante 10.
I tipi 5 e 8 sono associati ad alcuni tipi di melanoma. Epstein-Barr, invece, è lo stesso virus che causa la mononucleosi ed è associato al linfoma di Burkitt (un tumore dei linfociti B) e al carcinoma nasofaringeo, visto che il suo Dna si trova nelle cellule tumorali. Nell’Africa centrale, dove l’Epv è endemico, l’associazione tra neoplasia e virus è molto forte – 97% in Uganda – mentre scende al 10-15% in Europa e negli Usa.
Studi recenti hanno trovato il Dna del virus anche in alcune cellule B del linfoma di Hodgkin, nei linfomi delle cellule T e di altri tumori epiteliali come quello gastrico. Epv sembra anche una delle posssibili cause della leucemia linfocitica acuta nei neonati. Retrovirus Htlv-1, altro virus nocivo, è associato a un tipo di leucemia dei linfociti T. Nelle persone contagiate, è endemico in Giappone, nei Caraibi e in alcune parti dell’Africa dove è presente in oltre il 10% della popolazione, porta ad una malattia del sistema nervoso chiamata paraparesi spastica tropicale. Il contatto con il virus provoca il tumore in una persona su 20.