ll sonno serve al fisico per rigenerarsi, per riacquistare le energie perse, per poter affrontare in forma una nuova giornata. Lo stesso vale per il cervello che si ricarica, memorizza avvenimenti e informazioni. Ma, per aiutare il piccolo a sfruttarne tutti gli effetti positivi, è utile capire quando ha effettivamente bisogno di dormire, visto che ogni età è diversa.
Da neonato vostro figlio dormirà parecchio, fino a toccare le 15 ore quotidiane, che caleranno in maniera vistosa già attorno al primo anno. Verso i tre anni avrà bisogno di circa 12 ore di sonno per notte e, verso i sei anni. gli saranno invece sufficienti anche solo 9 ore.
I risvegli notturni, invece, accompagnati da agitazione e capricci tendono, a lungo andare, a diventare un vero dilemma. In questi casi è bene distinguere le piccole paure, come quella del buio, da
problemi comportamentali che cercano uno “sfogo notturno“. Se in famiglia ci sono delle tensioni, se ci sono stati cambiamenti di scuola o di casa, se è nato un fratellino, è possibile che il piccino manifesti inquietudini proprio durante il sonno.
Cosa fare per aiutarlo ad addormentarsi e a non svegliarsi durante la notte? Per prima cosa è indispensabile dargli delle regole da seguire, ogni sera e con impegno. Non bisogna addormentarsi davanti alla TV ma solo nel lettino. E, quel che più conta è far diventare il momento della nanna un rituale piacevole. Il piccolo non dovrebbe andare a dormire agitato per un precedente gioco impetuoso, ma in uno stato di tranquillità psichica e fisica.
Stare con i genitori e sorseggiare una tisana, fare un bagnetto rilassante ed essere accompagnato sotto le coperte dalla lettura di una favola è un modo per renderlo più sereno e meno ansioso, donandogli quindi sonni più duraturi e pacifici.