Dall’Inghilterra arriva un motivo in più per le donne per utilizzare la pillola anticoncezionale: allunga la vita. Uno degli studi più ampi mai effettuato nella storia della medicina, riguardante oltre un milione di donne in 39 anni di osservazioni, ha scoperto che coloro che utilizzavano abitualmente la pillola per evitare la gravidanza avevano un tasso di morte del 12% inferiore rispetto a quelle che non la utilizzavano.
La ricerca è stata effettuata presso l’Università di Aberdeen e pubblicata sul British Medical Journal. Secondo gli studiosi il maggior effetto, oltre che sulla gravidanza, la pillola lo ha sul cuore, con la riduzione delle malattie cardiovascolari dopo i 50 anni, e sull’apparato riproduttivo, facendo registrare una diminuzione dell’insorgere dei tumori alle ovaie, all’utero e al colon retto.
Il lavoro è cominciato nel lontano 1968 ed è terminato nel 2007. Nell’arco dei 39 anni alcune donne sono morte, ed escludendo i decessi dovuti a fattori esterni come i casi di morte violenta, è stato notato come, specialmente dopo i 50 anni, gli effetti positivi sono evidenti. Un risultato condiviso anche dalla maggior parte dei ginecologi italiani.
Secondo 350 medici italiani intervistati per un sondaggio sull’argomento, la maggior parte di essi ha confermato questi dati, affermando che gli effetti positivi sul fisico derivano, oltre che dall’azione della pillola, anche dal fatto che, grazie alla stimolazione ormonale, le donne sono portate a fumare meno o a non fumare proprio, fare maggiore attività fisica, evitare il sovrappeso e soffrire meno di malattie sessualmente trasmissibili. Addirittura, secondo il 70% dei medici intervistati, la pillola migliora anche la fertilità, dato che appena si smette di prenderla il corpo è pronto al concepimento.
I dati dello studio inglese ci confortano soprattutto perché sono riferiti a persone che l’hanno assunta anche molto tempo fa, quando le formulazioni erano ben più pesanti. Due milioni e mezzo di italiane oggi la utilizzano. E rispetto a quelle che l’hanno assunta in passato possono beneficiare di compresse con dosaggi ormonali ridotti, con meno effetti indesiderati come ritenzione idrica o aumento di peso
ha concluso con un commento Francesco Maria Primiero dell’Università la Sapienza di Roma.
[Fonte: Repubblica]