Il mal di schiena può essere causato da molti fattori. Tra di essi spiccano una sbagliata postura e la sedentarietà. Purtroppo per curarlo spesso si abusa di antidolorifici. Noi vogliamo consigliarvi alcuni rimedi naturali per ottenere lo stesso scopo.
La maggior parte di loro si basa su manipolazione e su una gestione corretta del corpo. Lo sapevate che statisticamente il mal di schiena è la seconda patologia in assoluto per la quale le persone vanno dal medico?
Yoga
Come vi abbiamo sottolineato in precedenza, una delle cause principali del dolore muscolare all’altezza delle reni e della schiena in generale è da attribuire ad una scorretta postura ed alla mancanza di movimento dell’individuo. Lo yoga, grazie alle sue posizioni ed alla capacità di sciogliere la muscolatura del nostro corpo è uno dei rimedi naturali più utilizzati per combattere questo disturbo. E’ stato stimato che bastano 75 minuti ogni settimana di yoga per tre mesi per ottenere una diminuzione sensibile del dolore e del bisogno di assumere antidolorifici.
Terapia manuale osteopatica
Bastano sei sessioni della terapia manuale osteopatica (OMT) condotta professionalmente da un osteopata sulla nostra schiena per ottenere dei benefici che durano oltre tre mesi. Riuscendo a sciogliere la muscolatura e premendo sui muscoli, sarà in grado di dare alle persone la possibilità di fare a meno dei farmaci antidolorifici o per lo meno di ridurne le dosi.
Radice di consolida maggiore
La radice di consolida maggiore è forse il rimedio fitoterapico più efficace per combattere il mal di schiena ma contestualmente anche il più pericoloso. Sono diverse le creme in commercio contenenti questo principio attivo ma nonostante il 95% di feedback positivo dagli utenti all’utilizzo viene in pratica imposto un periodo di uso pari a massimo 10 giorni. Questo perché il principio attivo della pianta può rivelarsi tossico per l’organismo se usato a lungo.
Agopuntura
L’agopuntura è il metodo di approccio alternativo al mal di schiena considerato tra i più efficaci dai pazienti che ne soffrono.
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