Si accende un barlume di speranza per i migliaia di pazienti affetti da sclerosi multipla. Lo spiraglio di una nuova cura viene dal trapianto di midollo che pare abbia riportato risultati positivi arrestando il decorso della malattia.
A scoprire le implicazioni terapeutiche delle staminali sulla patologia è stato uno studio clinico i cui risultati sono stati divulgati in una nota dalla rivista di divulgazione scientifica britannica Lancet Neurology, che pubblicherà il resoconto completo della sperimentazione on line sul numero di marzo.
Ad essere sottoposti alla rivoluzionaria terapia sono stati ben 21 pazienti affetti da sclerosi. Si tratta di una malattia autoimmune, in cui le cellule del sistema immunitario del paziente impazziscono e attaccano anche le fibre nervose, con conseguenze gravissime. Fino ad ora la sclerosi veniva soltanto rallentata nel suo decorso patologico, ma era impossibile arrestarne l’inevitabile fatale percorso.
I farmaci usati, gli immunosoppressori, cessano molto spesso di avere effetto con il risultato di un aumento del danno alle fibre nervose, crescente, inarrestabile. Per questo motivo la nuova terapia potrebbe rappresentare una svolta più che importante, fondamentale per la cura della malattia.
I ricercatori hanno pensato di sostituire il sistema immunitario malato generandone uno nuovo, proprio impiegando le staminali presenti nel midollo osseo del paziente. Questo processo avviene già ad esempio nella terapia contro i tumori del sangue. Dopo aver depurato l’organismo dalle cellule immunitarie si costruisce un sistema immunitario sano che non aggredisca più le fibre nervose.
I risultati della sperimentazione su 21 pazienti ammalati di sclerosi da circa cinque anni e con ancora pochi danni al sistema nervoso, sono incoraggianti. Il trapianto di midollo si è rivelato infatti efficace, raggiungendo un duplice obiettivo: rallentare considerevolmente il progredire della malattia e in alcuni casi invertire parzialmente i sintomi.
Un risultato importante per la ricerca contro la sclerosi multipla che conferma come la speranza nelle staminali della scienza medica non sia affatto infondata.
[Fonte: Ansa]