Il latte fa bene alle ossa o brucia il calcio? Stando ad un nuovo studio condotto negli Stati Uniti questa bevanda non sarebbe un toccasana per le nostre ossa, ma il suo consumo rappresenterebbe un fattore di rischio per l’osteoporosi. Dove si trova davvero la verità?
E’ una domanda che ci sorge spontaneo farci, dato che il latte è una delle primarie fonti di vitamina D e calcio sulle quali il nostro corpo può contare. Quello di cui non si è tenuto conto e che l’Harvard Nurses Health Study ha sottolineato è che il latte come tale contiene alcune proteine animali acide che come quelle provenienti da carne e pesce consumati, necessitano di utilizzare il calcio per essere assimilate. E tutto ciò provocherebbe, secondo i dati raccolti, un consumo di calcio maggiore della quantità che questo elemento apporta, aumentando in tal senso il rischio di osteoporosi e problemi ossei. Fattore che ovviamente si fa sentire in maniera decisamente più forte sulle donne in menopausa.
Il campione utilizzato dallo studio di Harward è composto da più 75.000 osservate nel corso di un periodo di follow up lungo 12 anni e che ha dimostrato come il rischio di fratture alle ossa diventi più elevato se elevato è pure il consumo di alimenti contenenti calcio. Per quanto possa sembrare assurdo, le popolazioni che consumano alimenti contenenti calcio in grande quantità, proprio per il processo sopra indicato, sembrano avere una maggiore diffusione dell’osteoporosi rispetto a quelli dove di latte ne viene consumato di meno.
Questo, va sottolineato, non significa che il latte faccia male alla salute. Se altre ricerche in futuro comproveranno tali risultati, di sicuro dovremmo rivedere totalmente il nostro approccio preventivo all’osteoporosi. Per il momento, come in tutte le cose all’interno di una dieta corretta, consumiamo il latte in modo giusto ed adeguato, gustandolo ma senza esagerare per pensare, in ogni caso, alla salute delle nostre ossa.
Approfondimento: Osteoporosi, latte quale fonte di calcio, fa bene?
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