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Ebola 2014 News, il punto

Quando si parla di ebola, sottovalutare il rischio è l’errore peggiore che si possa fare. La Regione Lazio ha varato un protocollo ufficiale per i medici che potrebbero trovarsi a contatto con dei casi sospetti o conclamati di ebola, recependo le indicazioni dell’OMS. Vediamo insieme le linee guida messe a punto dagli esperti.

 

Valutazione del Rischio

Secondo le Linee Guida della Regione Lazio, devono essere presi in considerazione come casi sospetti coloro che soffrono di febbre alta, provengono da zone interessate dall’epidemia di ebola e presentano in aggiunta a tutto ciò almeno uno di questi sintomi:

  • mal di testa intenso
  • vomito, diarrea, dolore addominale
  • manifestazioni emorragiche di vario tipo non spiegabili
  • insufficienza multiorgano

Il contatto tra persone in una sala d’aspetto può essere considerato a basso rischio. E’ ad alto rischio di contagio, al contrario, il contatto a meno di un metro di distanza, l’accidentale scambio di fluidi corporei, l’esposizione della cute al virus ed il contatto sessuale non protetto fino a tre mesi dalla guarigione di una persona.

Gestione dei Malati

Il centro di riferimento nazionale per i malati di ebola è il “Lazzaro Spallanzani” di Roma. Eventuali casi di sospetto contagio saranno, dopo l’opportuna messa in quarantena inviati alle strutture di riferimento in base alla zona di appartenenza. Nel Lazio esse sono lo Spallanzani, il Policlinico Gemelli ed il Policlinico Umberto I. Il trasporto può avvenire in ambulanza. I nosocomi e gli operatori del servizio di trasporto devono essere allertati e messi nelle condizioni di potersi vestire e preparare adeguatamente. Nel corso dell’anamnesi il paziente deve indossare una mascherina e il medico porre domande ad almeno un metro di distanza.

Caso conclamato, cosa fare

Se i campioni di sangue inviati allo Spallanzani risultassero positivi al virus dell’ebola il paziente deve essere opportunamente gestito con presidi monouso da personale vestito con tute totalmente impermeabili ed adatte a tenere lontane l’agente patogeno. Aree di sanificazione devono essere previste in ogni struttura: è importante la corretta igiene delle mani prima della vestizione degli operatori e dopo la stessa. Esso deve essere trasportato ai centri adibiti alla gestione dell’emergenza sopra indicati.

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