Alcune malattie piuttosto rare oggi stanno diventando all’ordine del giorno. Parliamo ad esempio della sindrome del tunnel carpale, epicondilite, ipercifosi dorsale, dermatite seborroica o di decine di altre malattie che potrebbero venire a chi utilizza il pc per molte ore al giorno in maniera non corretta.
La ricerca è stata effettuata dall’Istituto italiano di medicina sociale, dall’Università degli Studi di Bari e dal Centro Europeo Colonna Vertebrale, i quali hanno unito i loro sforzi per capire quali sono le malattie in cui si può incappare e come evitarle. Questi studi sono partiti tutti da quello sudafricano, di cui vi avevamo dato notizia tempo fa, sui problemi che una prolungata postura fissa davanti ad uno schermo potevano portare al collo di un utente. Purtroppo oggi si sa che questa non è l’unica controindicazione.
In Danimarca ad esempio hanno registrato il cosiddetto “gomito del tennista” come malattia professionale in quanto è stato dimostrato come poteva accadere anche a chi non aveva mai preso una racchetta in mano, ma semplicemente passava tutto il suo orario lavorativo di fronte ad uno schermo, facendo ripetuti ed errati movimenti con il mouse. Proprio questo piccolo topolino ci crea più problemi di quelli che possiamo immaginare. Ad esempio si può formare l’epicondilite, un’infiammazione dei tendini dovuta ad un incessante cliccare sul mouse, magari con eccessiva intensità. Ma questo può causare anche sindrome del tunnel carpale, dolore al polso o alla mano.
Siccome questi problemi sono frequenti anche per chi scrive molto alla tastiera, nel 2000 è stata pubblicato un libro con le “linee guida d’uso dei videoterminali“. In sintesi, per evitare questo genere di problemi, la tastiera dev’essere posta di fronte allo schermo, e non “al piano di sotto” della scrivania, o peggio ancora di fianco, facendo assumere una posizione innaturale al momento della scrittura; il mouse dev’essere accanto alla tastiera, e non da tutt’altra parte come succede in molti casi, o il touchpad come sui portatili. Altri accorgimenti da prendere sono utilizzare questi strumenti con le braccia appoggiate per non affaticare i muscoli del collo e della schiena, avere una postura corretta con il tratto lombare della schiena appoggiato allo schienale della sedia, avere lo schermo di fronte e leggermente più in basso rispetto alla linea degli occhi, a 50-70 cm dal viso, in una stanza illuminata e con uno schermo che protegge dalle radiazioni.
Questi due accorgimenti servono per gli occhi, per non affaticarli, ma anche per la pelle, dato che è stato rilevato come una prolungata esposizione ai campi elettromagnetici può portare a malattie della pelle come rosacea, la dermatite seborroica, l’eritema aspecifico e l’acne. Su questo punto sono ancora in corso numerosi studi. Ultimo consiglio: prendersi una pausa una volta ogni due ore, distogliere lo sguardo dallo schermo, chiudere gli occhi, fare un pò di movimento, o magari uscire e fare una passeggiata. Quella fa sempre bene.
[Fonte: Repubblica]