I farmaci ACE inibitori sono tra i medicinali più utilizzati al mondo per la loro importanza nella gestione dell’ipertensione e altre patologie, ma anche perché ben tollerati. Questo non significa che non abbiano effetti collaterali, anche piuttosto diversi tra loro se consideriamo che vanno dalla tosse stizzosa e persistente fino all’impotenza. Vediamo insieme come funzionano questi farmaci e quali possono essere gli effetti secondari spiacevoli.
Cosa sono gli ACE inibitori?
Gli ACE inibitori sono una classe di farmaci capaci di rallentare l’attività dell’ enzima di conversione dell’angiotensina (ACE ovvero Angiotensin Converting Enzyme), che converte l’angiotensina I in angiotensina II nel sangue. L’angiotensina II risultante provoca la contrazione dei muscoli che circondano i vasi sanguigni, restringendo i vasi e aumentando conseguentemente la pressione sanguigna (ipertensione) con tutte le complicanze ed i rischi del caso. Gli ACE inibitori dunque contrastano questo effetto favorendo anche una dilatazione dei vasi sanguigni stessi. Per tale motivo sono ampliamente utilizzati in caso di pressione alta, insufficienza cardiaca o renale cronica ed altre malattie correlate.
Quali sono i farmaci Ace inibitori? Elenco dei più comuni
- Captopril (è stato il primo ACE inibitore ad essere commercializzato)
- Benazepril (Lotensin)
- Fosinopril
- Lisinopril (Zestril)
- Enalapril (Vasotec)
- Ramipril (Altace)
- Moexipril (Univasc)
- Quinapril (Accupril)
- Trandolapril (Mavik)
Effetti collaterali dei farmaci ACE inibitori
. Tosse stizzosa, secca e irritante
Si verifica in un paziente su 10, è abbastanza comune come effetto collaterale. Scompare quando si sospende il farmaco, ma non immediatamente, possono volerci anche 2 o 3 mesi per eliminare il problema. In genere se un farmaco ACE inibitore provoca questo effetto, lo faranno anche gli altri. Si ritiene sia dovuto all”induzione -da parte del medicinale- di un accumulo di composti infiammatori nelle vie aeree.
. Vertigini e senso di stordimento
Si verifica in genere quando la pressione si abbassa troppo (ipotensione) soprattutto in pazienti con insufficienza cardiaca. Va regolato con il medico curante il dosaggio ed il numero delle somministrazioni durante la giornata.
. Iperkaliemia (potassio alto nel sangue)
L’ACE inibitore diminuisce l’angiotensina II e, conseguentemente i livelli di aldosterone, un ormone responsabile -tra le varie cose- di regolare i livelli di potassio in circolo. Da qui la possibilità di incappare in iperkaliemia che può comportare debolezza, crampi muscolari, stati confusionali ma anchepalpitazioni ed aritmie cardiache.
. Angioedema
E’ uno degli effetti collaterali più pericolosi se pur raro. Comporta un accumulo di liquidi e gonfiore (alle labbra, alla lingua, ma anche alla laringe che restringendosi può dare senso di soffocamento o addirittura asfissìa nei casi più gravi. Non è una reazione allergica: si manifesta in media dopo 6 mesi circa di terapia, ma per fortuna scompare non appena si sospende il farmaco.
. Sapore metallico
Può capitare durante l’assunzione di ACE inibitori di avere un’alterata sensibilità al gusto o di percepire in bocca un sapore metallico: si tratta di effetti collaterali comuni, innocui e che tendono a scomparire proseguendo nel tempo la terapia.
. Insufficienza renale
Non è comune e si può manifestare essenzialmente in pazienti che soffrono di gravi stenosi delle arterie renali. Si tratta comunque di un effetto collaterale reversibile, scompare dopo la sospensione dell’ACE inibitore.
. Disfunzione sessuale/ Impotenza
La disfunzione sessuale è spesso presente in pazienti con problemi cardiovascolari e/o ipertesi. Molti farmaci antipertensivi inoltre hanno come effetto collaterale l’impotenza . Tra questi i beta bloccanti ad esempio. Gli ACE inibitori, come gli Alfa bloccanti hanno invece un ridotto rischio di questo effetto collaterale e quindi si è soliti prescriverli proprio in sostituzione dei Beta bloccanti laddove provochino questo spiacevole effetto.
Altri effetti collaterali
- Vomito e diarrea
- Vertigini
- Senso di affaticamento
- Mal di testa
- Svenimenti
- Debolezza
In presenza di uno qualunque di questi effetti collaterali è necessario parlarne con il proprio medico curante per trovare delle alternative: sospendere i farmaci contro l’ipertensione può essere molto pericoloso.
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Fonte: News medical.net
Foto: Thinkstock