Dopo il cane virtuale, e tutto lo zoo, immagazzinato in tamagotchi tascabili, con animali virtuali che facevano la pipì e volevano giocare ed essere coccolati e accuditi, un’altra invenzione giapponese continua a far parlare sulla scia della socialità virtuale, paradosso dell’era odierna.
Stavolta si tratta addirittura di una fidanzata in metallo e circuiti (dire carne ed ossa ci sembrava poco appropriato!): una compagna robotizzata, che simula appieno la vita di coppia.
Si chiama Ema, acronimo di Eternal Maiden Actualization, e si comporta da fidanzata in tutto e per tutto, colmando le carenze d’affetto della vita solitaria dei singles nipponici.
O almeno così dicono…
O almeno così dicono…
Distribuisce baci, canta e balla (ma le fidanzate vere cantano e ballano solitamente? Forse in Giappone!), e distribuisce biglietti da visita, funzione questa che ci lascia perplessi e ci fa sorgere domande sul modello di donna reale che prende in esempio, una segretaria forse?
Ha un fisico da pin up: minuta ma formosa e misura 38 centimetri: probabilmente gli uomini si erano stancati di avere partner troppo ingombranti.
Ha un fisico da pin up: minuta ma formosa e misura 38 centimetri: probabilmente gli uomini si erano stancati di avere partner troppo ingombranti.
Si alimenta a batterie, cosa fondamentale perchè, a differenza delle donne normali, può essere disattivata!
Una tecnologia ad infrarossi consente ad Ema di entrare in modalità amore, accostandosi al viso del suo fidanzato umano e simulando la situazione di feeling emotivo propria delle liasons reali.
Una tecnologia ad infrarossi consente ad Ema di entrare in modalità amore, accostandosi al viso del suo fidanzato umano e simulando la situazione di feeling emotivo propria delle liasons reali.
Prodotta dalla Sega Toys, la fidanzata robot è disponibile sul mercato giapponese da settembre al costo di 175 dollari…basterà una bambola innamorata a riempire il cuore dei singles del calore di una vera storia d’amore?
Staremo a vedere…dal momento che non c’è più tempo per i rapporti umani e per la socialità, creare dei surrogati delle relazioni reali è l’unica soluzione a cui è capace di pensare l’uomo.
Che tristezza…
Staremo a vedere…dal momento che non c’è più tempo per i rapporti umani e per la socialità, creare dei surrogati delle relazioni reali è l’unica soluzione a cui è capace di pensare l’uomo.
Che tristezza…