Provate a guardare una serie di spot televisivi qualunque. Vedrete alcuni che ci dicono di mangiare, e altri ci spiegano come fare per dimagrire. Senza parlare dei programmi, in cui a vallette pelle e ossa si affiancano piatti succulenti da farci venire l’acquolina in bocca. Cosa produce tutto questo, lo spiega la dottoressa Gauvin, docente dell’Università di Montreal (Canada), che ha pubblicato il suo pensiero sulla rivista International Journal of Eating Disorders.
Secondo la Gauvin, i media che ci martellano in continuazione sarebbero i diretti responsabili di alcune condizioni che lei stessa ha rilevato in un sondaggio effettuato su 1.500 donne normali, le quali non avevano mai denunciato, o a cui mai erano stati diagnosticati, disturbi alimentari. Dal sondaggio è risultato che il 13,7% di esse soffre di binge eating, un disturbo per cui si ha un impulso irrefrenabile a mangiare, circa 1-2 volte a settimana; il 28% fa attività fisica solo con l’intento di dimagrire, e non per altri convincimenti personali, mentre addirittura il 2,5% (una quarantina di donne circa), preferisce prendere lassativi o vomitare dopo aver mangiato per non prendere peso, senza rinunciare al piacere della tavola. Potenza della televisione.
[Fonte: Wellme]