Una ricerca effettuata presso l’Università di Reading, Inghilterra, suggerisce che due bicchieri di champagne al giorno possono fare bene al cuore e alla circolazione. I ricercatori hanno scoperto che bere champagne ogni giorno, in quantità moderata, comporta miglioramenti nella funzionalità dei vasi sanguigni. Lo champagne è in grado di fare questo aumentando la disponibilità di ossido nitrico, una molecola vascolare attiva che controlla la pressione arteriosa. E’ inoltre in grado di indurre questi effetti perché contiene polifenoli, sostanze chimiche vegetali provenienti da uve rosse e uve bianche utilizzate nella sua produzione.
Quando si beve champagne, i polifenoli vengono assorbiti nella circolazione. Qui essi sono in grado di agire sul sistema vascolare. In particolare, sembrano rallentare la rimozione naturale di ossido di azoto dal nostro sangue, il che significa che ci impiegherà più tempo per agire sui vasi sanguigni e quindi potrà migliorare il flusso di sangue in tutto il corpo.
I livelli di ossido nitrico alto nel sangue, dopo aver bevuto dello champagne, possono avere effetti benefici, perché così come l’aumento del flusso sanguigno, possono contribuire anche a ridurre sia la pressione arteriosa che il rischio di coaguli sanguigni. Questo potrebbe quindi ridurre i rischi di soffrire di malattie cardiovascolari e ictus, ma maggiore ricerca deve essere effettuata per determinare gli effetti a lungo termine del consumo giornaliero di questa bevanda.
Il dr Jeremy Spencer, del Dipartimento di Scienze alimentari e nutrizionali all’Università di Reading ha dichiarato:
La nostra ricerca ha dimostrato che bere circa due bicchieri di champagne può avere effetti benefici sulla funzione dei vasi sanguigni, in un modo simile a quella osservata con il vino rosso. Abbiamo sempre incoraggiato un approccio responsabile al consumo di alcool, ma il fatto che bere champagne ha il potenziale per ridurre i rischi di soffrire di malattie cardiovascolari, come anche per le malattie cardiache e ictus, è una notizia molto eccitante.
[Fonte: Sciencedaily]