Tra un mese comincia l’evento più atteso dagli italiani e da quasi tutti gli sportivi del mondo: il Mondiale di calcio. Quest’anno, per la prima volta nella storia, il torneo si terrà in uno Stato africano, il Sudafrica, e per questo le precauzioni da prendere sono diverse e un po’ più serie rispetto a tutte le altre edizioni, dove l’unica preoccupazione si chiamava burocrazia.
Un punto molto importante da tenere a mente è che se si vuol visitare solo l’area interessata dalle partite delle varie nazionali, non è obbligatoria nessuna vaccinazione se si proviene dall’Unione Europea. Si tratta infatti delle zone più ricche del Paese, e con la ricchezza sono venute l’igiene e la prevenzione che hanno permesso di debellare quasi completamente la malattia più terribile dell’Africa, la malaria, e ridurre enormemente le altre. Ma c’è da considerare che se le autorità sanitarie da circa due anni si stanno dando da fare per sterilizzare quanto più possibile la zona turistica, molto poco, o quasi nulla, è stato fatto per il resto del Paese. Dopo il salto dunque vedremo di cosa avrete bisogno recandovi in Sudafrica.
Se avete intenzione di visitare le aree a bassa altitudine del Transvaal settentrionale ed orientale (vicino al confine con altri Paesi molto meno sviluppati), oppure se volete visitare le zone faunistiche e i parchi naturali, le autorità sudafricane consigliano di vaccinarsi contro la malaria, in quanto il controllo sulle zanzare in quell’area è molto più complicato.
Attenzione se venite a contatto con i locali. Una stretta di mano non provoca nulla, ma se c’è la possibilità di avere contatti più “ravvicinati”, sappiate che è molto diffuso tra la popolazione sudafricana il virus dell’epatite B. Contro questo è possibile vaccinarsi, come è consigliabile vaccinarsi contro l’influenza aviaria, la febbre del Congo, la polio e la tubercolosi, ed è altamente sconsigliato fare il bagno in fiumi e laghi vista l’alta incidenza del colera. Attenzione altissima anche in caso di rapporti sessuali con i locali dato che la piaga che dilania l’Africa, l’Aids, è purtroppo presente anche in questo Paese.
Le autorità sono molto indecise invece su una delle malattie che in passato ha destato tanta preoccupazione, ma che pare sia stata già dimenticata: l’influenza suina. Ricordiamo infatti che in Sudafrica il mese di giugno non corrisponde all’estate, bensì all’inverno, e con l’inverno c’è il rischio che torni a circolare il virus A H1N1. Per questo le autorità consigliano il vaccino a chi non l’ha già fatto e a chi non è già stato contagiato nei mesi scorsi, mentre il consiglio di Medicinalive ai turisti del calcio è di mettere in valigia, insieme alle bandiere e macchine fotografiche, anche l’abbigliamento pesante. Oltre ad essere inverno, alcune delle partite si svolgeranno in altura (Johannesburg si trova a 1.700 metri d’altezza, ed altri stadi superano i mille metri), dunque aspettatevi un clima non propriamente estivo.