Per frenare l’azione dei radicali liberi servono molecole in grado di disattivarli. Sono i cosiddetti antiossidanti: rallentano o contrastano la loro diffusione e stroncano la propagazione delle reazioni a catena di tipo ossidativo. I vegetali sono la principale fonte di sostanze antiossidanti, non soltanto per il loro contenuto vitaminico e minerale, ma soprattutto per la presenza di composti naturali complessi (flavonoidi, polifenoli, pigmenti), che svolgono un’azione antiradicalica o antiscorie.
Utilissimi in questo senso gli integratori fitoterapici: rimedi naturali che, a differenza dei preparati erboristici, garantiscono un elevato indice di qualità ed efficacia. Le piante officinali che esercitano effetti protettivi rilevanti sono quelle maggiormente ricche in flavonoidi, come per esempio il tè verde, il mirtillo, le olive, la propoli, la papaya fermentata e le piante aromatiche.
Anche gli estratti secchi di cardo mariano, pianta tipica del Mediterraneo, titolati in silimarina minimo 1 per cento, contengono parecchi antiossidanti. Sono usati nei casi dì sofferenza epatica di varia origine. È stato dimostrato infatti che la silimarina svolge un effetto stabilizzante della membrana delle cellule del fegato, dovuta in buona parte alla sua azione inibitoria sull’attacco dei radicali liberi.
Per limitare invece gli effetti dei radicali liberi sul cervello gli esperti consigliano rimedi a base di ginkgo biloba, il più antico albero esistente sulla terra. Le sue proprietà fitoterapiche sono note da secoli in oriente, ma nel mondo occidentale hanno conosciuto la popolarità soltanto negli ultimi anni. Il ginkgo biloba stimola le funzioni cognitive ed è utile quando si manifestano difficoltà di memoria e di concentrazione. I principi attivi di cui la pianta è ricca svolgono una forte azione antagonista dei radicali liberi. Secondo diversi studi sarebbero proprio questi ultimi a velocizzare i processi di invecchiamento cerebrale.
Stress ossidativo e presenza di radicali liberi sono implicati nello sviluppo di malattie cardiovascolari, prima tra tutte l’infarto. Tenere sotto controllo queste molecole, ricorrendo agli antiossidanti, può rivelarsi una sana e utile prevenzione.