Il tumore al cervello è una delle patologie cancerose più invalidanti per l’essere umano. Il suo tasso di recidività e mortalità è tra i più alti.
Uno studio è riuscito a dimostrare come agendo su quattro geni del tumore stesso sarebbe possibile arrestarne la crescita. La ricerca è stata condotta dal professore dell’Istituto di Ricerca in Biomedicina di Barcellona Cayetano Gonzales e dal suo staff, e pubblicata sulla nota rivista di settore Science.
La scoperta è stata effettuata analizzando il comportamento di alcuni tumori cerebrali all’interno delle larve dei moscerini della frutta. Gli scienziati hanno presto notato come le formazioni cancerose utilizzassero le cellule germinali per riprodursi e come fermando l’azione di 4 dei circa 102 geni che le componevano fosse possibile arrestarne la diffusione.
Le cellule germinali sono cellule immortali che trasmettono l’eredità genetica di ogni essere vivente (es: le cellule sessuali ed i loro creatori, i gametociti, n.d.r.). Esse vengono utilizzate dai tumori proprio per questa loro particolare caratteristica di vita. La loro “immortalità” è infatti condivisa anche dalle cellule tumorali che infatti si riproducono autonomamente ed arbitrariamente.
Nonostante i risultati ottenuti dallo studio, ancora è ignoto agli scienziati il ruolo che i geni riscontrati possano avere all’interno del tumore. La tecnica di monitoraggio utilizzata dal team di ricercatori spagnoli ha consentito di individuare in tutto, come già anticipato,150 geni, di cu i 102 non attivati all’interno di cellule sane. Essere riusciti a collegarli alle cellule germinali ha portato a scoprire che circa il 25% di essi rientravano nel campo delle stesse e che ne imitavano i profili di comportamento.
Spiega la dott.ssa Ana Janic, primo autore della ricerca e membro chiave della squadra di Gonzales:
Questi risultati dimostrano che tali tumori imitano i profili di espressione genica delle cellule germinali e che i geni silenziati sono cruciali per lo sviluppo di questo tipo di tumore.
Congelandoli infatti, gli scienziati sono riusciti a far sviluppare nelle larve del moscerino un cervello sano. L’importanza di questa ricerca, va evidenziato, risiede nel fatto che le cellule di alcuni tumori come il melanoma e specifiche tipologie di carcinoma, attivano i geni della linea cellulare germinale. Un ampliamento dello studio e la possibilità di applicarlo all’uomo porterebbe alla risoluzione di molte patologie cancerose attualmente pericolose.
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