Sono state create piastrine da cellule staminali embrionali. La possibilità di riprodurre tale esperimento in larga scala, abbatterebbe il bisogno di materiale ematico proveniente da donazioni. Almeno per ciò che riguarda queste piccole particelle importantissime per il nostro organismo.
La notizia è stata riportata dal quotidiano statunitense “The Indipendent”.
Le piastrine sono delle “micro particelle” contenenti nel nostro sangue principalmente adibite alla riparazione dei tessuti. Sono loro che entrano in campo quando ci procuriamo una ferita: sono le principali fautrici della rimarginazione dei nostri tagli. Grazie agli sforzi degli scienziati della società americana ACT, Advanced Cell Technology è stato possibile ricreare in laboratorio le piastrine partendo da cellule staminali embrionali.
Non solo: ancor più importante, è stato possibile, grazie alla sperimentazione sui topi, provare che sono in grado di rimarginare i tessuti danneggiati. Un eventuale passaggio della sperimentazione sugli esseri umani ed il suo successo potrebbero rivelarsi utili nel trattamento delle persone sottoposte a terapie anticancro o ad un trapianto. Questi pazienti infatti necessitano spesso di trasfusioni di piastrine per riparare i vasi sanguigni, riparare tessuti danneggiati e scongiurare il rischio di emorragie interne improvvise e senza controllo che potrebbero portare alla morte del soggetto interessato.
L’applicazione di questa scoperta porterebbe, secondo i ricercatori americani, a possedere una fonte pressoché illimitata di piastrine, senza per questo avere bisogno di sangue umano. Va ricordato infatti che le piastrine hanno una vita molto breve, pari ai 7-10 giorni e non possono essere conservate tramite congelamento.
Commenta così Robert Lanza, direttore scientifico dell’ACT:
Questi risultati rappresentano un passo importante verso la creazione di un approvvigionamento potenzialmente illimitato di piastrine funzionale per le trasfusioni.
Inoltre è stato rilevato che le piastrine prodotte in laboratorio funzionano come quelle di origine naturale anche nell’attivazione della trombina, l’agente coagulante naturale. Sebbene le cellule staminali siano state prelevate da un embrione avanzato da una fecondazione in vitro, trattandosi di cellule staminali pluripotenti indotte (IPS), Lanza ha specificato che modificando geneticamente le cellule della pelle è possibile ottenerle ugualmente.
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Fonte: Agi