Camminare fa bene alla salute, è una cosa che sappiamo già da tempo. Ora, una ricerca pubblicata sul British Medical Journal ci spiega come e perché questa attività motoria è particolarmente importante per combattere anche il diabete sul lungo termine. E’ questa la differenza con le ricerche scientifiche finora svolte al riguardo. Queste avevano infatti accertato che camminare, o in generale svolgere una minima, ma costante attività motoria, non solo riduce gli accumuli di peso, ma anche la resistenza all‘insulina.
Lo studio attuale è stato realizzato presso il Murdoch Childrens Research Institute di Melbourne ed ha coinvolto 592 adulti di mezza età (267 uomini e 325 donne), selezionati in tutta la Tasmania (Australia) e seguiti dal 2000 al 2005. Ai partecipanti è stato chiesto di riempire un questionario nel quale spiegavano in modo dettagliato il personale stile di vita: dieta, movimento, abitudine al fumo, all’alcool, ecc. Sono poi stati sottoposti ad una visita generale per il controllo della salute ed infine dotati di un podometro, ovvero un semplice strumento contapassi.
Terminata la prima verifica, i volontari sono stati poi monitorati per ulteriori 5 anni, cioè fino al 2010. Cosa ne è emerso? Gli autori hanno rilevato che le persone sedentarie che camminavano poco, indotte a modificare il proprio stile di vita, cercando di fare almeno i tradizionali 10.000 passi al giorno, hanno dimostrato una diminuzione dell’indice di massa corporea oltre che di adiposità sui fianchi e dei livelli di insulina. Insomma, un risultato notevole che deve spingere a fare più moto, qualunque esso sia. Solitamente si consigliano i 10.000 passi al giorno, per almeno 5 giorni a settimana, anche se nuove linee guida parlano di 3000 gradini al giorno. Lo studio in questione ha anche messo a confronto i valori di tali due attività e pare che la passeggiata abbia la meglio! Scegliete voi quale tipo di attività motoria svolgere, l’importante è comunque muoversi e praticare uno stile di vita sano: lontano dalle sigarette, dagli eccessi di alcool, dai cibi grassi….Questo sì che è l’elisir di lunga vita.
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[Fonte: Bmj]