Chi vive quotidianamente l’esperienza della disabilità ne era già ampiamente consapevole, ma ora arriva la conferma da un rapporto stilato dall’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità) e dalla Banca Mondiale: più di un miliardo di persone vive attualmente una situazione di disabilità, senza un adeguato accesso ai servizi. La maggior parte dei Paesi non dispone di meccanismi capaci di rispondere ai bisogni delle persone colpite da disabilità.
Tra i problemi maggiormente riscontrati: lo stigma e la discriminazione hanno ancora oggi un posto predominante, insieme alla mancata assistenza sanitaria e di riabilitazione, per passare poi alle barriere architettoniche: trasporti pubblici, edifici e tecnologia informativa inaccessibili. Il risultato è che i disabili hanno una salute generale più precaria, scarse possibilità formative e professionali, povertà ed un livello d’istruzione minore, proprio per le difficoltà di accesso agli studi superiori: ricordate ad esempio la storia di Giusi Spagnolo la prima ragazza down che si è laureata in Italia? Ne è l’emblema! Le raccomandazioni che nascono da questo rapporto sono tutte mirate ad un impegno maggiore da parte delle istituzioni locali per combattere tutto ciò.
Quasi 150 paesi e organizzazioni regionali hanno firmato la Convenzione sui diritti delle persone con disabilità (CRPD), e 100 l’hanno poi ratificata. Questo li impegna a rimuovere le barriere in modo che le persone con disabilità possano partecipare pienamente alla loro società. Il rapporto mondiale sulla disabilità , sviluppato con il contributo di oltre 380 esperti, sarà una risorsa fondamentale per l’attuazione del CRPD paesi.
Le parole del Direttore generale dell’OMS Margaret Chan:
“La disabilità è parte della condizione umana. Quasi ognuno di noi sarà temporaneamente o permanentemente disabile a un certo punto nella vita. Dobbiamo fare di più per rompere le barriere che segregano le persone con disabilità, in molti casi costretti ai margini della società”.
Cambiare si può, anche nel quotidiano: laddove certi strumenti esistono non rendiamoli vani, ad esempio, non parcheggiate in prossimità di uno scivolo per disabili o al loro posto auto!
Fonte: Oms