Spesso erroneamente crediamo che all’interno di un ospedale tutto sia perfettamente sterile. Uno studio americano ci dimostra che la situazione non è affatto quella che crediamo che sia: oltre il 60% dei camici indossati da medici e infermieri è infatti risultato positivo ai test condotti per la rilevazione della presenza di batteri, e del tipo “potenzialmente pericoloso” per la nostra salute. La ricerca condotta dallo Shaare Zedek Medical Center di Gerusalemme è stata pubblicata sull’American Journal of Infection Control.
Prendendo come base per i test un campione di 75 infermieri e 60 medici in Israele e negli usa, gli esperti hanno eseguito dei tamponi sulle divise degli operatori sanitari premendoli sulla parte addominale dei camici e delle divise, sulle tasche e sulle maniche. Il 65% delle colture eseguite sugli infermieri e il 60% di quelle eseguite sui dottori ha dimostrato una positività ai maggiori agenti patogeni come lo Staphylococcus aureus nella sua forma resistente alla meticillina, lo Pseudomonas e l’Acinetobacter. Insomma, il “meglio” che si possa offrire in quanto ad infezioni difficili da curare.
Sottolineano gli autori dello studio:
Anche se le divise non possono rappresentare un rischio diretto di trasmissione di malattie questi risultati indicano una prevalenza di ceppi resistenti agli antibiotici in prossimità di pazienti ospedalizzati.
Di contro, continua la ricerca, non è ancora chiara una correlazione tra le divise dei medici e degli infermieri e lo sviluppo di infezioni ospedaliere. Non si può quindi attribuire alla presenza dei batteri un sicuro sviluppo delle infezioni derivanti dai germi sopracitati. Anche se, appare evidente che se si riscontra la presenza di stafilococco e pseudomonas in tasca e l’operatore nella stessa inserisce dei guanti sterili (che non sono poi più tali) ed in questa condizione li usa in situazioni nelle quali è richiesta asetticità, sebbene possa non svilupparsi la malattia è evidente che il contatto con il batterio vi è stato, anche se indirettamente.
Uno studio che da modo di riflettere sulla correlazione igiene-sanità e sulla necessità di assicurare completa ed efficace pulizia ai compendi lavorativi in ambito ospedaliero.
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Fonte: AJIC