Quando si parla di medicina e di salute è necessario gettare uno sguardo anche al lato “ economico” della faccenda. In Italia l’assistenza sanitaria, salvo qualche ticket su medicinali e visite è gratuita, e per far si che essa possa andare avanti ed assistere in maniera egregia i cittadini, deve poter contare su un sostentamento continuo. Uno studio condotto dall’Osservatorio permanente sull’innovazione nella Sanità sostiene che maggiore è l’utilizzo di tecnologia avanzata, minori sono i costi.
Ecco quindi il suggerimento: meno tassazioni e ticket, si ad uno taglio agli sprechi attraverso l’immissione nei circuiti sanitari di tecnologie avanzate. Secondo la ricerca effettuata dall’ente presso il Politecnico di Milano, sarebbe questa la ricetta risolutiva per abbattere la spesa pubblica sanitaria, che solo nel 2011 ha raggiunto i 100 miliardi netti, pari al 7% del Pil.
Le proposte fatte non rappresentano chissà quale chimera irraggiungibile: secondo gli esperti basterebbero tre elementi. Parliamo di telemedicina, fatturazione elettronica e ricetta elettronica. La sola telemedicina porterebbe, secondo il dott. Mariano Corso, responsabile dell’Osservatorio, porterebbe ad un risparmio netto di 3 miliardi. Questo perché renderebbe possibile la gestione dei malati meno gravi fattibile anche presso il domicili, rispetto anche ad una singola giornata di degenza che può arrivare a costare anche 500 euro a persona, mentre il costo delle cure domiciliari ( di stesso livello, n.d.r) costerebbe al sistema tra i 50 ed i 70 euro.
E’ stato calcolato che sarebbe sufficiente una riduzione del 10% delle giornate di ricovero per riuscire ad archiviare un discreto risparmio.
Sulla stessa linea anche la fatturazione elettronica per ciò che riguarda i medicinali di competenza del Servizio Sanitario Nazionale. Il risparmio sarebbe minore, ma porterebbe comunque ad un taglio delle spese e delle lungaggini amministrative.
Spiega il dott. Corso:
L’innovazione tecnologica è una strada indispensabile per garantire la sostenibilità e la crescita di un sistema sanitario che pur con le sue contraddizioni resta uno dei punti di forza del Paese.
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Fonte: Corriere della Sera